Continuano a giungere notizie drammatiche da Phuket, Thailandia, dove una nave carica di turisti si è rovesciata giovedì mentre si trovava a largo. Secondo quanto riportato dai media locali è salito a 40 il numero delle vittime con 26 corpi già recuperati ed altri sedici che risultano ancora dispersi. A quanto pare le sue imbarcazioni sarebbero rimaste prigioniere del mare mentre effettuavano il giro turistico dell’isola: un forte vento (insolito anche in questa stagione monsonica) si è abbattuto sull’isola creando onde giganti che non hanno lasciato scampo alle imbarcazioni. Sulla barca principale erano presenti 100 turisti di cui 40 (come specificato sopra) sono morti ed altri sono stati portati in salvo; sulla seconda imbarcazione, invece, erano presenti 39 turisti tra cinesi ed europei che i soccorritori sono riusciti a salvare.
Dramma nella grotta in cui sono prigionieri i giovani calciatori
Tragico accadimento anche all’interno della grotta in cui sono stati ritrovati i giovani calciatori dispersi ed il loro allenatore. I soccorsi stanno organizzando uno stratagemma per trarre in salvo le vittime dell’allagamento, un’operazione che stando alle informazioni giunte potrebbe durate anche alcuni mesi. Nelle scorse ore, però, è stato registrato un calo delle riserve d’ossigeno all’interno della grotta costringendo i soccorsi ad escogitare un piano che permetta di trarre in salvo i ragazzi il prima possibile. Nel frattempo uno dei soccorritori, Samarn Poonan, si è offerto volontario per portare dell’ossigeno ai 12 ragazzini, ma nella strada di ritorno nella base dei soccorritori l’ossigeno rimastogli non è bastato ed il giovane volontario è morto.
Luca Scapatello