Nel monastero di Santa Rita una nuova oblata molto particolare

Una bella novità è stata annunciata dalle monache agostiniane di Cascia, che apre spiragli per la fede e per l’evangelizzazione riportando ad antiche tradizioni. 

oblate
photo web source

Si è infatti tenuta nella basilica di Santa Rita una cerimonia di oblazione molto particolare. Durante il rito infatti si è vista l’ammissione di Alessandra Paoloni come oblata secolare della comunità delle monache agostiniane di Cascia. Un evento unico e di grande importanza, che segna il riconoscimento della prima laica unita alle claustrali di Santa Rita, nonché della prima donna al mondo riconosciuta oblata secolare presso un monastero dell’Ordine di Sant’Agostino.

La forma particolare di consacrazione

Una forma particolare di consacrazione che riporta molto indietro nel tempo e che apre grandi spiragli per la nuova evangelizzazione cristiana nel mondo da parte del laicato, come richiesto dal Concilio Vaticano II e come il tempo in cui viviamo invita a fare.

Lo spiegano anche le stesse monache agostiniane in una nota, sottolineando che questa forma particolare di consacrazione “dopo esperienze nel medioevo, non era più prevista nelle costituzioni delle comunità monastiche agostiniane. Ora, è stata istituita in modo eccezionale per Alessandra, con la conferma del priore generale dell’Ordine, padre Alejandro Moral Antón”.

Il rito della promessa e le parole di grande amore

In seguito al rito della promessa, presieduto da madre Maria Rosa Bernardinis, priora del monastero Santa Rita da Cascia, l’oblata ha usato parole di grande amore per il Signore che ha reso possibile l’adempiersi della sua volontà per mezzo della sua chiamata. “Mi sento profondamente legata spiritualmente e affettivamente a questa famiglia agostiniana ritiana, che mi ha fatto crescere e diventare quella che sono oggi”, ha spiegato l’oblata, che ha scelto la comunità ritiana di Cascia per esprimere la sua speciale consacrazione.

“Grazie alle monache che mi hanno concesso questo privilegio. Spero di esserne degna e di portare nel cuore la frase che suor Teresa mi diceva sempre: fai il bene Ale e ti tornerà solo che bene”.

Alessandra rimarrà nello stato laicale vivendo nel proprio ambiente

Alessandra infatti rimarrà nello stato laicale e continuerà a vivere nel proprio ambiente famigliare e sociale, ma nonostante ciò sarà “aggregata spiritualmente” alla comunità monastica di Santa Rita. Questa è infatti la formula che è stata usata per la sua speciale vocazione.

LEGGI ANCHE: Santa Rita da Cascia: i suoi petali miracolosi e il parto di Elisabetta

Ora, il legame che intercorre tra Alessandra Paoloni e le monache è “quello di una vera famiglia, cresciuto e coltivato da quando era piccola. Il suo percorso, umano e spirituale, dal 2005, l’ha vista diventare segretaria generale della Pia unione primaria (Pup) Santa Rita, una grande associazione nata presso il monastero Santa Rita, che oggi conta migliaia di iscritti in ogni parte d’Italia e del mondo”.

Giovanni Bernardi

Gestione cookie