Tra tante notizie di morte, arriva anche qualche storia di speranza. Come quella del piccolo Sonit Awal, un bambino di quattro mesi estratto dalle macerie a 22 ore dal sisma. La notizia è stata riportata dal quotidiano Kathmandu Today. Il piccolo è stato ritrovato nella città di Bhaktapur, miracolosamente illeso. I soccorritori nepalesi erano già stati sul posto, ma non si erano accorti del bambino. Sarebbero stati i suoi pianti disperati a richiamare di nuovo l’attenzione dei soccorritori. Secondo quanto scrive il sito di Fox News, il bambino sta bene, le sue condizioni sono stabili.
Di fronte a tanta devastazione, di fronte alla mancanza di cibo e acqua nel Nepal squassato dal terremoto, un piccolo miracolo restituisce un po’ di sollievo: un neonato di quattro mesi è stato trovato vivo dopo essere rimasto per giorni sepolto sotto le macerie. E le foto del piccolo sopravvissuto – pubblicate da Kathmandutoday.com – stanno già facendo il giro del mondo.
Le immagini hanno immortalato il neonato coperto di bianco per la polvere dei detriti, gli occhi chiusi ed un’espressione incredula. I soccorritori lo hanno avvolto con le loro attenzioni, fornendogli i primissimi aiuti, appena si sono resti conto che respirava ancora, miracolosamente, dopo quella infinità di tempo trascorsa sotto i detriti. Il piccolo è stato poi ricoverato in ospedale con diverse ferite, ma è fuori pericolo.
Un altro miracolo:
Ha bevuto la sua urina per sopravvivere e, circondato da cadaveri, ha continuato a battere sulle macerie per farsi sentire dai soccorritori. Rishi Khanal, 28 anni, è riuscito così a scampare alla morte ed è stato estratto vivo martedì, dopo 82 ore, dalle macerie di un hotel di Kathmandu crollato nel terremoto che ha messo in ginocchio il Nepal. L’uomo aveva appena finito di pranzare ed era al secondo piano dell’albergo quando il sisma si è fatto sentire. Khanal è rimasto intrappolato con un piede schiacciato dalle macerie. Il salvataggio, a opera di una squadra di soccorso francese, è stato filmato e postato su Facebook. “Avevo perso le speranze”, racconta Rishi, “ero certo di morire ma ho continuato a battere sulle macerie e alla fine qualcuno ha risposto”.
https://youtu.be/l8t-4994maU