Migliaia di persone alla processione eucaristica nel cuore di New York: Gesù portato tra i grattacieli della Grande Mela.
Immagini che arrivano dritte al cuore, emozione e commozione enormi per la processione eucaristica che si è svolta lo scorso 15 ottobre per le vie di New York. Migliaia di persona hanno sfilato in preghiera dietro al Santissimo Sacramento.
“La fede non è fatta per essere tenuta nascosta. La fede è fatta per essere condivisa nelle nostre comunità” si legge sul sito del Napa Institute: è l’ente che ha promosso questa manifestazione di culto e l’ha resa possibile arrivando alla terza processione annuale.
Un evento che non è passato inosservato, anzi, ha raggiunto il cuore di moltissima gente e ha destato l’attenzione di una delle città più frenetiche del mondo. In un’epoca in cui le manifestazioni pubbliche di fede sono quasi del tutto assenti ciò che è avvenuto nella Grande Mela è una grazia e un segno di speranza.
La processione eucaristica a New York: Gesù tra i grattacieli per arrivare a tutti
Le immagini diffuse sui media statunitensi cattolici e sul sito del Napa Institute sono esplicative: una moltitudine di gente in preghiera si sposta composta tra le affollate strade newyorkesi in mezzo al caos cittadino della metropoli del business.
Lusso, ricchezza, potere, progresso tecnico-scientifico, New York con i suoi giganteschi grattacieli rimanda a questo, ma Gesù può essere presente ovunque, anche dove sembrerebbe esser tenuto fuori. Sul profilo Instagram del Napa Institute è chiaro l’intento e il programma dell’iniziativa.
“Il modo più sicuro per guarire la cultura è portare Gesù al suo popolo affinché possano incontrarlo personalmente. Quale momento e luogo migliore per farlo se non nelle strade di New York durante l’ora di punta?“. Guarire la cultura è oggi più che mai un’esigenza stringente. Solo Gesù salva e guarisce e la necessità di un incontro personale con Lui è ciò che più conta.
All’orario in cui il traffico si concentra in misura maggiore, quando c’è più gente, in una città che pure non dorme mai, Gesù Eucarestia passa accompagnato da un grande numero di fedeli. Un segno che colpisce, che scuote, che sicuramente ha generato uno squarcio nei cuori, forse anche in quelli più induriti, e chissà, anche delle conversioni.
Il Beato Carlo Acutis presente in una reliquia
La processione eucaristica di martedì 15 ottobre è stata preceduta da un momento di preghiera e dalla celebrazione di una messa nella chiesa di San Patrizio. Prima di passare all’adorazione del Signore nelle specie eucaristiche c’è stato tempo per la venerazione di una reliquia del Beato Carlo Acutis.
Il Beato italiano, che nel corso del prossimo anno, durante il Giubileo 2025, verrà canonizzato, è stato venerato in una sua reliquia. Si è trattato di una cosiddetta reliquia di prima classe, ovvero una parte del pericardio, del ragazzo quindicenne morto di leucemia fulminante nel 2006.
Ciò che è più rappresentativo di una persona, il suo cuore, era presente ad adorare Dio, proprio il cuore di colui che ha amato l’Eucarestia in modo forte e profondo. Carlo Acutis, infatti, considerava l’Eucarestia “l’autostrada per il Cielo” e ha compiuto una ricca e approfondita ricerca sui miracoli eucaristici nel mondo realizzandone una mostra.
L’intento del Napa Institute, che nasce in California, uno degli Stati maggiormente lontani dalla fede, è quello dichiatato di “promuovere la rievangelizzazione degli Stati Uniti“. Ponendosi da tramite tra leader e benefattori che desiderano sostenere le cause cattoliche, il Napa Institute non esita a organizzare iniziative per portare pubblicamente la fede in tutti i luoghi e arrivare a chiunque.
Non un’azione umana, ma totalmente ispirata e condotta dallo Spirito Santo. Il commento dell’Istituto sui social alla presentazione della scorsa processione eucaristica dice tutto: “Non sottovalutare mai cosa può fare Dio quando condividiamo la nostra gioia e speranza in Gesù Cristo con il mondo“.