I jihadisti di Boko Haram fanno strage di cristiani.
Sono oltre 3850 i cristiani uccisi dai seguaci di Boko Haram nel paese centro africano: un dato preoccupante se si pensa che riguarda solo il periodo 2017 e gli inizi del 2018.
Una situazione che fa pensare ad una vera e propria pulizia etnica: in pochi giorni le orde islamiche hanno ucciso più di 50 cristiani, ma gli attacchi non tendono a diminuire. Il vescovo Bagobiri di una delle diocesi africane, descrive che i morti cristiani aumentano ogni giorno di più, raggiungendo cifre inverosimili: “In pochi giorni hanno distrutto 16 chiese e bruciato 53 villaggi”.
La Nigeria non ha una religione predominante, ma una convivenza fra cristiani e musulmani, ma c’è da puntualizzare che la parte meridionale del paese (a maggioranza cristiana) controlla la stragrande percentuale di risorse petrolifere del paese; ed è proprio in questa zona che le milizie di Boko Haram si sono date da fare. Sono passate da una lotta di origini economiche e tribali, ad una di supremazia etnica e religiosa.
Il mondo occidentale come reagisce a questa strage che continua a perpetrarsi? Apparentemente sembra poco interessarsi, salvo casi eccezionali. La richiesta d’aiuto della chiesa nigeriana è chiara: la Nigeria sta cadendo in mani islamiste, e forse non solo per semplici fattori economici, come all’inizio si pensava. Lo chiamano il destino religioso della Nigeria quello che si sta realizzando.
Violenza diretta, violenza e pulizia etnica e religiosa sono quelle che stanno portando avanti i musulmani di Boko Haram contro i cristiani. Certo, si tratta di un’estremizzazione dell’Islam, ma ciò che colpisce è anche la violenza con la quale distruggono persino i luoghi di culto di tutti coloro che hanno un credo diverso dal loro.
L’occidente deve fare qualcosa: non può restare indifferente al grido d’aiuto di questo popolo.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ilfoglio.it
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