“Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: “Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!”. Gesù gli intimò: “Taci, esci da costui!”. E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l’un l’altro: “Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?”. E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.”. Ecco cosa ci riporta Luca, a proposito di uno degli esorcismi operati da Gesù. Si parla sempre troppo poco del compito che Dio stesso ha affidato ai Vescovi ed ai sacerdoti speciali, in merito alla “gestione” degli spiriti immondi, eppure sono tante le persone, cristiane e non, che dovrebbero usufruire dell’intervento potente del Signore, attraverso i suoi Ministri, per allontanare il demonio dalle situazioni particolari dell’esistenza. La chiesa spesso tende a far passare, quella dell’esorcista, come una figura arcaica, ma, ultimamente, è stato proprio il Santo Padre Francesco a non permettere che ciò accadesse. Parlare del demonio non è semplice, affrontarlo nemmeno, ma comunque lui è una minaccia costante e concreta. Ignorarlo equivale a dargli corda, ad offrirgli la spalla, a permettere che rovini la vita delle persone singole, come dell’umanità intera, immersa in un bacino malefico che tutti noi possiamo vedere, senza troppo fatica. La chiesa ha bisogno di esorcisti e di esorcismi, perché renda pura l’anima dei devoti e liberi le loro esistenze dai continui attacchi, dalle insistenti tentazioni del male. Nel Vangelo si citano altri episodi, simili a quello di cui parla Luca; già questo dovrebbe darci un’indicazione di come le vessazioni del demonio siano pane quotidiano, con cui si fanno crescere sentimenti ostili, aggressivi, egoistici, guerrafondai, da cui nessuno di noi è esente o troppo lontano. Alcune persone, come l’uomo di Cafarnao, sono state prese di mira da Satana, che continuamente distrugge il frutto della grazia loro destinata. A loro, più che ad altri, servono esorcisti ed esorcismi. La chiesa, nostra Madre, deve necessariamente proteggerci, porre rimedio alle lotte estenuanti dei suoi figli, provati nell’intimo dal male e dall’indifferente incredulità.
Stefano Didio
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