Molte coppie in procinto di sposarsi si potrebbero chiedere se sia necessario confessarsi prima di contrarre matrimonio cristiano. Per rispondere a questo dubbio è in primo luogo necessario spiegare che il matrimonio è un sacramento. I sacramenti in genere sono di due tipologie: ci sono quelli che restituiscono la grazia persa a causa del peccato (Battesimo, Confessione ed Estrema Unzione) e quelli che invece aumentano la grazia e conferiscono la grazia sacramentale, tra i quali c’è sicuramente il Matrimonio.
Ora per contrarre matrimonio tra soggetti battezzati bisogna che questo sia di per se valido, degno e fruttuoso. Perché si verifichino queste tre condizioni ambe due i soggetti che stanno per contrarre matrimonio si devono trovare in stato di grazia. Questo fa sì che il vero quesito non sia se ci si debba confessare prima del matrimonio, ma piuttosto sono in stato di Grazia?
A questa domanda può rispondere solo il soggetto, ma in linea generale qualora non si facesse penitenza da diverso tempo potrebbe essere necessario, per rientrare nelle condizioni sopra indicate confessarsi. Questo vuol dire che se ci si sposa non in stato di grazia il sacramento non è valido? In realtà la validità viene conferita dal Sacerdote grazie all’intercessione divina, ma ciò nonostante manca delle altre due caratteristiche fondamentali diventando non degno e non fruttuoso.
In generale ricevere un sacramento con la consapevolezza di non essere in uno stato di grazia è considerato dalla Chiesa un sacrilegio e di conseguenza un peccato. Nel caso del matrimonio, però, ci troviamo di fronte ad un eccezione: se è vero che parliamo di una sacramento, il matrimonio è anche un alleanza dell’uomo con Dio, un alleanza che fa parte della natura stessa dell’uomo.
Dovrebbe essere chiaro che la confessione fatta prima di un matrimonio permette ad esso di essere affrontato nel pieno della grazia divina, in caso contrario non si commette peccato ma ci si pone in una condizione sfavorevole e deplorevole.