Padre Slavko racconta di quella volta che ha incontrato una donna il giorno dell’esaltazione della Croce davanti alla parrocchia. Quando la vide gli è parso di ricordarla, gli era sembrato di averla vista nei giorni precedenti camminare con l’ausilio delle stampelle. Quindi, curioso di capire se ricordava bene, le si è avvicinato e le ha chiesto come si sentisse, la donna rispose che non era stata mai così bene perché il giorno prima era guarita in maniera miracolosa. A questo punto il sacerdote le ha chiesto la cortesia di testimoniare quanto accaduto.
Fatta entrare nella parrocchia per ascoltare il suo racconto, Padre Slavko la fa sedere e le chiede prima di tutto chi fosse e quale fosse la sua storia, la donna, allora, comincia a raccontare la sua vita: “Mi chiamo Nancy Lauer, sono americana e vengo dall’America. Ho 55 anni, sono madre di cinque figli e fino ad ora la mia vita è stata un solo soffrire. Giro gli ospedali dal 1973 e ho subito numerose e pesanti operazioni: una al collo, una alla colonna vertebrale, due alle anche. Soffrivo costantemente dolori in tutto il corpo, e fra le altre disgrazie la mia gamba sinistra era più corta della destra…Negli ultimi due anni era anche apparso un rigonfiamento attorno al rene sinistro che mi provocava forti dolori”.
La vita di Nancy è stata molto dura fino a quel soggiorno a Medjugorje, i suoi problemi fisici erano frutto di una malattia presa in età adulta, ma le sue ferite interiori avevano radici molto più profonde: “Ho avuto un’infanzia difficile: ancora bambina mi hanno violentata lasciando nella mia anima una ferita insanabile e la cosa ad un certo punto avrebbe portato al crollo del mio matrimonio. Di tutto questo hanno sofferto a dismisura i nostri figli. Inoltre devo confessare una cosa di cui mi vergogno: per pesanti problemi famigliari a cui non trovavo una via di uscita, mi sono data, per un po’ di tempo, all’alcool… Tuttavia ultimamente ero riuscita a superare almeno questo handicap”.
Un esistenza tormentata che necessitava di un cambio di rotta, “Ma perché proprio Medjugorje?” Le chiede Padre Slavko e Nancy gli racconta come era capitata nel paesino bosniaco: “Una comunità americana si preparava ad un pellegrinaggio ed io desideravo ardentemente parteciparvi, ma i miei famigliari si opponevano e mi dissuadevano con validi argomenti. Così non ho insistito. Ma all’ultimo momento un pellegrino si è ritirato ed io,con il sofferto consenso della mia famiglia, ho preso il suo posto. Qualcosa mi attirava qui irresistibilmente.., ed ora, dopo nove anni cammino senza stampelle. Sono guarita”.
Dal racconto di Nancy sembra proprio che fosse la volontà di Dio a volerla a Medjugorje, il sacerdote lo sa, ma non si sofferma sull’argomento preferisce chiederle di descrivere la sua guarigione. La donna non se lo fa ripetere e con dovizia di particolari racconta quanto le era capitato il giorno precedente:
“Un po’ prima che iniziasse il Rosario sono salita, insieme ad altri del mio gruppo , al coro della chiesa… Abbiamo pregato. Alla fine quando poi il veggente Ivan si è inginocchiato e ha cominciato a pregare ho sentito dolori fortissimi in tutto il corpo e a stento sono riuscita a trattenermi dal gridare. Ad ogni modo ce l’ho messa tutta per rendermi cosciente che la Madonna era lì e non mi sono nemmeno accorta che l’apparizione era terminata e Ivan si era alzato. Alla fine ci hanno detto di scendere dal coro io volevo prendere le stampelle ma all’improvviso mi sono sentita nelle gambe una forza nuova. Ho afferrato si le stampelle, ma mi sono alzata con una facilità incredibile. Quando ho cominciato a camminare ho capito che potevo procedere anche senza sostegno e senza alcun aiuto. Mi sono avviata verso la casa dove risiedevo, sono salita e poi scesa dalla mia stanza senza alcuno sforzo. A dire il vero mi sono messa a saltare e a danzare”.
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