Come sempre Papa Francesco dimostra la sua grande sensibilità, ed il suo amore verso i più piccoli. Appena arrivato nella parrocchia romana di San Giuseppe all’Aurelio, tra due ali di folla che lo attendevano, è lui si è fermato a salutare uno per uno tutti i fedeli . Tante le persone che lo acclamavano, Lui si è soffermato a stringere le mani, dispensare benedizioni, e in particolare a baciare e accarezzare i bambini. Nel quartiere, nel settore ovest di Roma, sono stati appesi striscioni con la scritta “Benvenuto Papa Francesco”. Francesco è stato accolto anche con un cartellone con la scritta “Buon compleanno Santità”. Il Pontefice compie infatti 78 anni il 17 dicembre, mercoledì prossimo. Durante il saluto ai fedeli dinanzi alla parrocchia, alcuni hanno anche approfittato per scattarsi con lui il classico “selfie”, a cui il Papa si è prestato di buon grado. Al suo arrivo nella parrocchia, il Papa è stato accolto dal cardinale Agostino Vallini, suo vicario per la diocesi di Roma, e dal parroco padre Sebastiano Giuseppe Lai.
L’incontro più bello e commevente con i bambini da poco battezzati:
“I bambini piangono, fanno rumore, vanno di qua e di là. Ma mi dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e c’è chi dice che deve andare fuori. Il piano del bambino è la voce di Dio: mai cacciarli via dalla chiesa”. Lo ha detto papa Francesco incontrando le famiglie dei bambini battezzati nell’ultimo anno alla parrocchia di San Giuseppe all’Aurelio. Ai genitori degli 80 bambini battezzati nell’ultimo anno nella parrocchia di San Giuseppe all’Aurelio papa Francesco ha dato un “compito a casa”, quello di cercare la data del proprio battesimo. “E’ il nostro giorno di festa – si è raccomandato il Pontefice -, quel giorno abbiamo conosciuto Gesù”. Bergoglio ha quindi raccontato di essere stato battezzato il giorno di Natale, “proprio otto giorni dopo la mia nascita, perché a quel tempo in Argentina si faceva così”.
L’incontro con le famiglie rom – “Vi auguro il meglio, che sempre sia pace per la vostra famiglia, che ci sia il lavoro, che ci sia gioia. E non perdete mai la speranza. Perché la speranza è il Signore: e il Signore non delude mai”, ha detto Francesco incontrando dieci rappresentanti della comunità rom che vive nella zona e altre 25 persone disagiate che abitano in un residence d’accoglienza nelle adiacenze della parrocchia.