Come se la pandemia da Covid non bastasse, torna lo spettro di un’altra delle più gravi epidemie degli ultimi decenni, in un’area fortemente martoriata da molti altri drammi.
Un nuovo caso di virus dell’ebola è stato scoperto nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare il virus è stato rintracciato nella città orientale di Butembo, vicino al confine con l’Uganda. Lì una donna è venuta a mancare lo scorso 4 febbraio, dopo essere stata ricoverata con sintomi riconducibili al virus fortemente letale. Da lì si è capito che si era dio nuovo affacciato il terribile dramma.
La donna in questione era oltre tutto la moglie di un contadino che era già riuscito a scampare ad una delle epidemie di ebola che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio l’intero Paese, uno dei più poveri al mondo. Il ministro della salute del Paese africano ha provato fin dal primo momento a rasserenare gli animi, provando a spiegare che un singolo caso non è di certo abbastanza per dichiarare che il Paese è di nuovo sotto lo scacco di Ebola.
Tuttavia, la paura è grande e ha portato ad attivare tutti i necessari protocolli sanitari con le relative procedure previste. Si parla di una settantina di persone rintracciate che sarebbero entrate in contatto con la donna. Qualora però arrivasse infine la dichiarazione dello scoppio di una nuova emergenza, per il Paese si tratterrebbe della dodicesima epidemia, la quinta in quattro anni dopo la scoperta del drammatico virus nel 1976.
Nel 2020 si pensava infatti che le ultime epidemie nel Paese fossero definitivamente debellate, ma non è stato così. In particolare quella scoppiata due anni fa, che ha causato più di duemila e duecento morti in tutto il Paese, e quella conclusa a ottobre nella regione occidentale di Equateur, al confine con il Congo, che ha causato la morte di cinquantacinque persone.
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La speranza è quindi che si possa trattare soltanto di un caso sporadico di ricomparsa del virus. Secondo l’Oms questa versione è possibile, visto anche che il Paese africano è riuscito a ridurre i casi totali di ebola grazie a due trattamenti medici approvati nell’ultimo anno e mezzo e a un vaccino sviluppato dall’Istituto nazionale per la ricerca biomedica di Kinshasa.
Nel mentre, però, la seconda ondata del covid colpisce il Paese in maniera particolarmente decisa. Si parla di circa ventimila contagi giornalieri, e quasi settecento morti, ma di fatto queste cifre potrebbero essere decisamente sottostimate. Lo stesso fenomeno che, purtroppo, potrebbe accadere in più o meno tutto il continente africano. C’è quindi bisogno di tanta preghiera per i nostri fratelli africani.
Giovanni Bernardi
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