Se da tempo non vi avvicinate ad un confessionale per ottenere la remissione dai peccati è possibile che l’idea di entrarci vi terrorizzi. Perdere l’abitudine a sottoporsi al sacramento della riconciliazione fa sì che perdiate la conoscenza dei passi da compiere in tale situazione, in più il passare del tempo acuisce il senso di vergogna nel confidare ad un estraneo (questo diventa un sacerdote anche se ministro di Dio con la distanza) i vostri peccati. In questa mini guida, che in realtà è un elenco di consigli per approcciarvi nuovamente al sacramento senza sentirvi inadatti, vi spieghiamo cosa dovete fare prima, durante e dopo la confessione affinché questa sia realmente fruttuosa.
Riflettere sui propri peccati: il primo passo da compiere è quello di riflettere sui propri peccati. Prima di andare da un sacerdote per confessarli, infatti, è necessario che abbiate ben chiaro quali sono le vostre colpe per potervi liberare del carico di errori che avete commesso nel corso degli anni. Più tempo è passato dall’ultima confessione e più lunga dev’essere la riflessione a riguardo, poiché se non dite al confessore cosa avere fatto questo non può intercedere per voi e liberarvi. Importante ricordare come qualsiasi cosa abbiate fatto non dobbiate provare vergogna, poiché i sacerdoti sono abituati a sentire di tutto.
Confessione: dopo avere riflettuto a sufficienza ed aver consultato gli orari della chiesa per conoscere quando il sacerdote effettua le confessioni, è tempo di entrare nel confessionale e liberarvi di tutti i peccati che avere commesso dall’ultima volta che vi siete confessati. Nel caso in cui non vi confessiate da tempo è meglio dire al sacerdote in primo luogo da quanto tempo non rimettete i vostri peccati e poi procedere con l’elenco. Importante è che non dimentichiate nessun peccato mortale.
Ascoltare le parole di consolazione del sacerdote e recitare l’atto di dolore: una volta che avrete terminato la vostra confessione il sacerdote vi consolerà dicendovi che Dio perdona tutti i vostri peccati e vi assegnerà una penitenza che solitamente si estrinseca nel recitare delle preghiere oppure nello svolgere un atto per rimediare al peccato che ne è connesso. Quindi vi chiederà prima di andare di recitare l’Atto di dolore.
Immergersi nella Misericordia di Dio: conclusa la confessione e la recita dell’Atto di dolore è bene rimanere qualche minuto all’interno della chiesa per ringraziare il Signore per quanto appena accaduto (la remissione dei peccati). Fatto questo cominciate un nuovo capitolo della vita con l’intento di non cadere in tentazione, ma se doveste fallire non temete Dio è sempre pronto a perdonarvi.
Luca Scapatello
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