La chiamata di Dio è più forte di ogni ostacolo e questa storia straordinaria ci insegna non c’è “limite” insopportabile se ci affidiamo a lui.
La storia che vi stiamo per raccontare è quella di un giovane che, nonostante la sua cecità, non ha voluto rinunciare alla sua vocazione. Ed è stato, poi, ordinato sacerdote.
Il primo sacerdote non vedente
Tiago è un sacerdote non vedente, forse il primo della storia della Chiesa. Lui, portoghese, anche se con la sua disabilità, non ha detto NO a Dio che lo chiamava nella sua Vigna. La sua è, purtroppo, una cecità che l’ha colpito sin dall’età di 16 anni.
È nato con un glaucoma congenito che l’ha portato, poi, gradualmente a perdere la vista. Nonostante tutto, ha deciso di continuare la sua vita, così come era stata tracciata dal Signore. E all’università ha incontrato l’Opus Dei e, sempre qui, ha ricevuto anche l’accompagnamento spirituale di un sacerdote.
I dubbi, ma la chiamata è più forte
I dubbi erano tanti e le certezze pochissime ma, nonostante tutto, si è lasciato guidare da Dio ed è entrato in seminario e, lo scorso 14 luglio 2019, è stato ordinato sacerdote. Ha deciso, poi, di celebrare la sua prima Messa a Fatima, nel Santuario della Madonna, nel luogo dove, a Lei, si è consacrato.
Il suo lavoro nella pastorale delle persone disabili
“Il mio non vedere mi rende meglio disposto ad ascoltare e a prendermi cura dei fedeli” – afferma don Tiago. Oggi collabora nella pastorale dedicata alle persone disabili ed è padre confessore in una casa di riposo. Ciò che colpisce è “il suo fedele amico a quattro zampe”, che lo accompagna ovunque ed in ogni necessità: il suo cane Ibiza.
Don Tiago sa che la vita gli riserverà ancora tante sfide e prove da superare, “ma con la grazia di Dio le supererò, sapendo che Dio è presente nella mia vita” – ha dichiarato.
Fonte: acistampa
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ROSALIA GIGLIANO