Circa un mese fa ci interrogavamo per quale motivo il crocifisso nelle aule venisse considerato offensivo per gli alunni di fede religiosa differente. D’altronde si tratta del simbolo principe della religione dominante nel nostro Paese e viene esposto come segno di appartenenza alla confessione religiosa cristiana e non come forma discriminatoria nei confronti di chi crede in un altro Dio o chi non ci crede affatto. Sebbene appare chiaro che affiggere un crocifisso non sia discriminatorio, si può anche accettare il fatto che essendo l’edificio pubblico laico per definizione, possa essere più corretto che non venga affisso. Differente è invece il caso in cui una persona porti al collo la croce, segno della personale devozione, per quale motivo indossare il simbolo della propria appartenenza religiosa è motivo di offesa o discriminazione?
Questa è la domanda che sorge quando si scopre che la conduttrice del tg dell’emittente norvegese ‘Nrk’ Siv Kristin Saellmann è stata esonerata dal servizio dopo che alcuni telespettatori si sono lamentati del fatto che portasse la croce al collo. Pare infatti che qualcuno abbia ritenuto offensiva la catenina, e che abbia sostenuto inoltre che il fatto che il volto principale del tg della NrK lo indossasse non garantisse l’imparzialità del canale. Per tutta riposta la conduttrice sarebbe stata sollevata dall’incarico e le è stato impedito di ripresentarsi in video con la croce al collo.
Il fatto che le lamentele di una minoranza religiosa abbiano portato ad un esonero è assurdo. Pertanto abbiamo pensato di indagare sulla vicenda ed abbiamo scoperto che solo una parte della notizia è vera, ovvero la richiesta di non portare la croce mentre è in diretta. Ebbene pare che l’ordine dei giornalisti norvegesi preveda che per assicurare il pluralismo dell’informazione, nessuno possa indossare indumenti o oggetti che mostrino l’appartenenza religiosa. Stando a quanto si apprende sul web la conduttrice non sarebbe stata sollevata dall’incarico per questo, ma avrebbe accettato di buon grado di non indossare la collanina perché il divieto è parte del regolamento dell’ordine dei giornalisti.
Dunque non sono state le proteste di una minoranza religiosa a portare l’emittente a chiedere alla giornalista di togliere la collana, inoltre la notizia pare sia datata 2013 e sia già stata condivisa dai media di tutta l’Europa con annesso errore.
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Luca Scapatello
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