Nel giorno dell’ultima apparizione di Fatima, sabato 13 ottobre 1917, la Madonna apparve per la prima volta ad Amsterdam, in Olanda.
A ricevere questa apparizione fu una dodicenne, Ida Peerdeman, che era l’ultima di cinque figli di un commerciante di tessuti rimasto vedovo. La famiglia di Ida era molto cattolica e frequentava spesso la chiesa dei domenicani, dove li accoglieva ogni giorno padre Frehe.
L’apparizione di Maria a Ida Peerdeman
Mentre Ida stava tornando dalla chiesa incontrò una signora bellissima che le apparve davanti, sorridente, avvolta da un fascio di luce. Lo stesso evento avvenne per due sabati consecutivi. Allora la giovane decise di prendere il coraggio a due mani e ne parlò con padre Frehe. Il sacerdote però le consigliò, almeno per un primo momento, di tacere.
Anni dopo Ida trovò impiego in una fabbrica di profumi. Arrivati al 1945, il 25 marzo la giovane si trovava in casa con le sue sorelle e con il sacerdote. A un tratto, improvvisamente e senza ragione, la ragazza venne attratta verso un’altra stanza. Una volta entrata, lì dentro apparve nuovamente la Madonna, avvolta da un grande fascio di luce.
I cinquantasei messaggi di Nostra Signora di Tutti i Popoli
Maria comunicò alla donna il primo messaggio, dei cinquantasei che caratterizzarono la vita di Ida per i successivi quattordici anni. L’ultimo messaggio Ida lo ricevette il 31 maggio 1959. Messaggi in cui Maria si presentava come “Signora di tutti i popoli” e come “Corredentrice”.
Nel 1996 arrivò anche l’autorizzazione ufficiale dei vescovi di Haarlem-Amsterdam alla venerazione pubblica di Maria con il titolo di Signora di tutti i popoli. Il 31 maggio 2002, infine, i messaggi ricevuti da Ida Peerdeman vennero riconosciuti di origine soprannaturale per mano del vescovo emerito di Amsterdam, Joseph Marianus Punt.
L’iter travagliato del riconoscimento delle apparizioni
Questo, ricostruendo tutte le tappe, ha dimostrato che già negli anni ottanta e novanta le apparizioni erano state approvate dalla Santa Sede, e il permesso per il titolo e la venerazione pubblica. Addirittura già nel 1974 la Congregazione per la Dottrina della Fede spiegava che non era affatto sconveniente venerare Maria con il nome di “Signora di tutti i Popoli”.
Nei suoi messaggi la Madonna invitata l’umanità a volgere nuovamente lo sguardo alla Croce, oltre che la Chiesa a definire il quinto dogma mariano di “Corredentrice, Mediatrice e Avvocata“. Però mise anche tutti in guardia. Questo dogma sarà l’ultimo, combattutissimo ma sarà anche il più grande.
Nostra Signora di tutti i Popoli e il cammino della Chiesa
Le apparizioni hanno infatti generato tutta una serie di scontri e giudizi fuorvianti che sono giunti fino a occhi, tra tentativi di nascondere e di sviare la realtà delle apparizioni, camuffando il giudizio della Chiesa. La prima pronuncia avvenne nel 1956, da parte del vescovo Johannes Huibers, ad apparizioni ancora il corso.
Il vescovo, con il giudizio attendista di non constat de supernaturalitate, permetteva la “venerazione privata sia del titolo che dell’immagine con la preghiera della Signora di tutti i Popoli, ma ne proibì la venerazione pubblica”. Nel ’74 la Santa Sede confermò il non constat, ma intanto in Giappone, nel 1973, si verificano le apparizioni di Nostra Signora di Akita.
Intanto nel ’74 cominciano le apparizioni di Nostra Signora di Akita
Un evento miracoloso che avvenne dall’altra parte del pianeta, ma che aveva in comune la stessa statua in legno, conforme all’immagine della Signora di tutti i Popoli, di fronte a cui le suore di Akita, dedite all’adorazione del Santissimo Sacramento, recitavano ogni giorno la preghiera di Amsterdam.
La stessa statua per anni verso sangue e lacrime, oltre ad essere al centro di essudazioni profumate. Eventi miracolosi a cui parteciparono centinaia di persone e che vennero sottoposte al vaglio degli scienziati. Fino a che il vescovo Shojiro Ito riconobbe la soprannaturalità degli eventi il 22 aprile 1984.
La benedizione di Papa Francesco in onore della Signora di tutti i Popoli
A quel punto Roma cambiò il suo giudizio nei confronti di Amsterdam, distinguendo titolo e apparizioni e dicendosi propensa a riconoscere il primo. Nel ’95 Roma permise la venerazione pubblica, su incoraggiamento di Joseph Ratzinger. Per arrivare alla dichiarazione scritta del 2002 del vescovo Punt, che portò alla conclusione. “Nelle apparizioni di Amsterdam c’è un’origine soprannaturale”.
Così anche Papa Francesco ha inviato un messaggio di saluto e benedizione per la giornata di preghiera in onore della Signora di tutti i Popoli che si è svolta in Germania il 14 settembre 2019.
Preghiera a Nostra Signora di Tutti i Popoli
Signore Gesù Cristo,
Figlio del Padre,
manda ora il Tuo Spirito
sulla terra.
Fa’ abitare lo Spirito Santo
nei cuori di tutti i popoli,
affinché siano preservati
dalla corruzione, dalle calamità
e dalla guerra.
Che la Signora di tutti i Popoli,
la Beata Vergine Maria,
sia la nostra Avvocata. Amen
Giovanni Bernardi