Chi è Gianni Romolotti?
Un noto pubblicitario che si definiva agnostico, prima di incontrare la Regina della Pace a Medjugorje.
Gianni Romolotti è, oggi, nella schiera di coloro che hanno scritto al Santo Padre, in merito alla veridicità delle apparizioni e dei messaggi della Regina della Pace a Medjugorje, affinché quegli eventi siano compresi e riconosciuti ufficialmente.
“Medjugorje va amata, non capita!” -scrive Romolotti, “Santità, il miracolo va amato e non capito. I buoni alberi si vedono dai buoni frutti e qui ci sono milioni di conversioni”.
Anche per lui è stato così e la sua conversione gli ha cambiato radicalmente esistenza, e vuole che si sappia.
Medjugorje: è giusto essere prudenti
“Ed è giusto che la Chiesa ancora non organizzi pellegrinaggi, sino a quando la commissione Ruini (la lettera risale a qualche tempo fa) non si pronuncerà.
Il ritardo è già notevole, le pecorelle aspettano istruzioni. D’altra parte, sappiamo che la Chiesa si pronuncia solo ad apparizioni terminate. Nulla vieta però che sacerdoti e laici si rechino in quel posto di Paradiso per imparare di nuovo a pregare”.
L’invito di Romolotti è più che lecito: tutti i cristiani, a partire dai consacrati, dovrebbero cercare le risposte ai loro dubbi. Nei luoghi di culto, in preghiera, quelle risposte sembrano arrivare prima al corretto discernimento.
Ricordiamo che, per valutare la natura delle apparizioni della Regina della Pace a Medjugorje, il Vaticano aveva inviato, in precedenza, una Commissione che portava il nome del Cardinal Ruini, approvata da Benedetto XVI. La Commissione aveva raccolto testimonianze e materiale vario e soprattutto ascoltato i veggenti.
Ora, è la nuova Commissione voluta da Papa Francesco, affidata all’Arcivescovo polacco Henryk Hoser, a dover definire ciò che accade a coloro che giungono a Medjugorje.
Antonella Sanicanti
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