San Giuseppe Moscati amatissimo dai napoletani, ha fatto della sua professione di medico una vera missione al servizio del prossimo.
In lui si incarna perfettamente la fede in Cristo e la carità per i più bisognosi.
A Napoli è conosciuto come “il Medico dei Poveri”. Sempre disponibile, di animo generoso, curava gratuitamente le persone indigenti. Nel suo studio sempre affollato di pazienti, valeva una regola bene espressa da una frase su un cestino posto fuori dalla porta: “Chi ha metta, chi non ha prenda”.
Ci affidiamo a lui per tutte le nostre necessità e in particolare gli chiediamo di intercedere per tutte le persone che soffrono nel corpo a causa della malattia.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
O Signore, illumina la mia mente e fortifica la mia volontà, perché possa comprendere e mettere in pratica la tua parola. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Dalla I lettera di S. Pietro, capitolo 3, versetti 8-12:
Infine, fratelli, ci sia perfetta concordia tra voi: abbiate compassione, amore e misericordia gli uni verso gli altri. Siate umili. Non fate il male a chi vi fa del male, non rispondete con insulti a chi vi insulta; al contrario, rispondete con buone parole, perché anche Dio vi ha chiamati a ricevere le sue benedizioni. È come dice la Bibbia: Chi vuole avere una vita felice, chi vuol vivere giorni sereni, tenga lontano la lingua dal male, con le sue labbra non dica menzogne. Fugga dal male e faccia del bene, cerchi la pace e sempre la segua. Ai giusti guarda il Signore, ascolta le loro preghiere e va contro chi opera il male.
Punti di riflessione
1) Sia le parole di S. Pietro e sia la citazione biblica sono significative. Ci fanno riflettere sulla concordia che deve regnare tra noi, sulla misericordia e sull’amore vicendevole.
2) Anche quando riceviamo il male dobbiamo rispondere col bene, e il Signore, che guarda nell’intimo del nostro cuore, ci darà la ricompensa.
3) Nella vita di ogni uomo, e quindi anche nella mia, ci sono situazioni positive e negative. In queste ultime, come mi comporto?
4) S. Giuseppe Moscati agiva da vero cristiano e risolveva ogni cosa con l’umiltà e la bontà. A un ufficiale dell’esercito che, interpretando male una sua frase, lo aveva sfidato a duello con una lettera insolente, il Santo rispose il 23 dicembre 1924: « Mio caro, la tua lettera non ha scosso affatto la mia serenità: sono tanto più vecchio di te e comprendo certi stati d’animo e sono un cristiano e ricordo la massima della carità (…]. Del resto a questo mondo non si raccolgono che ingratitudini, e non bisogna meravigliarsi di nulla ».
Preghiera
O Signore, che in vita e soprattutto nella morte, hai sempre perdonato e hai manifestato la tua misericordia, concedimi di vivere in perfetta concordia con i miei fratelli, di non far male ad alcuno e di sapere accettare con umiltà e bontà, a imitazione di S. Giuseppe Moscati, le ingratitudini e l’indifferenza degli uomini. Ora che ho bisogno del tuo aiuto per…, interpongo l’intercessione del Santo Medico. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
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