Novena a San Giuseppe Moscati per chiedere il dono della guarigione. Nono giorno

San Giuseppe Moscati amatissimo dai napoletani, ha fatto della sua professione di medico una vera missione al servizio del prossimo. 

In lui si incarna perfettamente la fede in Cristo e e le opere che si traducono in carità autentica per i più bisognosi.

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A Napoli è conosciuto come “il Medico dei Poveri”. Sempre disponibile, di animo generoso, curava gratuitamente le persone indigenti. Nel suo studio sempre affollato di pazienti, valeva una regola bene espressa da una frase su un cestino posto fuori dalla porta: “Chi ha metta, chi non ha prenda”.

Ci affidiamo a lui per tutte le nostre necessità e in particolare gli chiediamo di intercedere per tutte le persone che soffrono nel corpo a causa della malattia.

Novena a San Giuseppe Moscati. Nono giorno

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.

O Signore, illumina la mia mente e fortifica la mia volontà, perché possa comprendere e mettere in pratica la tua parola. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Com’era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Dalla I lettera ai Corinzi di S. Paolo, capitolo 13, versetti 4-7:
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca i1 suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

Punti di riflessione
1) Queste frasi, tratte dall’Inno dell’amore di S. Paolo, non hanno bisogno di commento, perché sono piú che eloquenti. Sono un programma di vita.

2) Quali sentimenti provo nel leggerle e nel meditarle? Posso dire di ritrovarmi in esse?

3) Devo ricordarmi che, qualunque cosa io faccia, se non agisco con carità sincera, tutto è inutile. Un giorno Dio mi giudicherà in relazione all’amore con cui ho agito.

4) S. Giuseppe Moscati aveva compreso le parole di S. Paolo e le metteva in pratica nell’esercizio della sua professione. Parlando degli ammalati, scriveva: « Il dolore va trattato non come un guizzo o una contrazione muscolare, ma come il grido di un’anima, a cui un altro fratello, il medico, accorre con l’ardore dell’amore, la carità ».

Preghiera
O Signore, che hai reso grande S. Giuseppe Moscati, perché nella sua vita ha visto sempre te nei fratelli, concedi anche a me un grande amore per il prossimo. Possa, come lui, essere paziente e premuroso, umile e disinteressato, longanime, giusto e amante della verità. Ti chiedo anche di esaudire questo mio desiderio…, che ora, avvalendomi dell’intercessione di S. Giuseppe Moscati, presento a te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

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