Preghiamo con fiducia questa grande santa senese, protettrice del nostro Paese, che interceda per tutti noi.
Caterina Benincasa (Siena, 25 marzo 1347 – Roma, 29 aprile 1380), la più giovane di una famiglia molto numerosa di 24 fratelli e sorelle, sente la chiamata a consacrarsi a Dio in giovane età. A sedici anni diventa terziaria domenicana.
Fa voto di verginità, mentre il suo spirito di maternità è così forte che il gruppo di amici che la ascoltano e la sostengono la chiamano “mamma”. Viene in aiuto dei poveri e dei malati di Siena, scrivendo ai grandi del suo tempo.
Quando la cristianità occidentale sarà divisa lei sosterrà Urbano VI; prenderà inoltre parte alle lotte in cui si scontrano le città italiane. Avrà un importante ruolo di mediatrice nel nord Italia e nel sud della Francia.
Ma soprattutto ha un’intensa vita mistica e lunghe estasi. “Durante una visione, che rimarrà sempre presente alla mente e al cuore di S. Caterina, la Beata Vergine la presenta a Gesù, il quale le dona uno splendido anello, dicendole «Io, tuo Creatore e Salvatore, ti prendo in sposa; fiducioso che ti manterrai pura finché celebrerai le tue nozze eterne con me, in Paradiso»”, afferma Papa Benedetto XVI che in udienza nel 2010.
Santa Caterina da Siena, è stata proclamata Dottore della Chiesa nel 1970. Diceva di lei San Giovanni Paolo II nel 1999: “La giovane senese entrò infatti con piglio sicuro e parole ardenti nel vivo delle problematiche ecclesiali e sociali della sua epoca”.
Questa novena si può recitare dal 20 al 28 aprile in preparazione della festa della Santa, il 29 aprile, oppure in qualsiasi momento per proprie necessità. Come per ogni novena la condizione è che sia recitata tutta intera con costanza e senza interruzione, per nove giorni consecutivi.
O sposa del Cristo, fiore della patria nostra, Angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente dal Divino tuo Sposo: come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta; per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita. Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia, tu passavi Angelo buono di Carità e di pace. Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l’Italia e l’Europa, sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell’Agnello.
O Caterina Santa, dolce sorella patrona Nostra, vinci l’errore, custodisci la fede, infiamma, raduna le anime intorno al Pastore. La Patria nostra, benedetta da Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione vera immagine della Celeste nella carità nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre, il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso L’Italia, l’Europa e verso la Chiesa, tese sempre verso il cielo, nel Regno di Dio dove il Padre, il Verbo il Divino amore irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia.
Amen.
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