Ci rivolgiamo per nove giorni consecutivi a Santa Veronica Giuliani, di cui il 9 luglio ricorre la memoria liturgica, definita da Papa Pio: “Non una santa ma un gigante di santità”.
Un percorso di preghiera ma anche di conoscenza della sua vita che è un concentrato di doni spirituali, carismi, esperienze mistiche che fanno di Santa Veronica Giuliani una figura eccezionale.
Ricordiamo che Santa Veronica Giuliani è l’unica monaca cappuccina stimmatizzata della storia. Ripercorriamo insieme, giorno dopo giorno, le tappe della sua stupefacente esistenza per conoscerla più da vicino.
La vita di Santa Veronica Giuliani, quarta parte
Col passare degli anni crebbe sempre di più in Orsola, la brama di ricevere la prima Comunione. Supplicava Maria Santissima: “Datemi cotesto vostro Figlio nel cuore! (…) io sento che non posso stare senza di Lui!”. Il suo desiderio fu soddisfatto e il 2 febbraio 1670 fece la sua prima Comunione a Piacenza, dove suo padre si era trasferito in qualità di Sopraintendente alle Finanze presso la corte del Duca Ranunzio II.
Gesù allora le disse: “Pensa a me solo! Tu sarai la mia sposa diletta!”. Ma non era facile lasciare il mondo. Orsola era molto corteggiata, la sua bellezza attirava le più vive simpatie di giovani distinti. Allora al babbo che l’adorava un giorno disse: “Come posso ubbidirvi, se il Signore mi vuole sua sposa? (…) Anch’Egli è mio padre, e Padre supremo. Non solo gli debbo ubbidire io, ma ancor voi”.
Novena a Santa Veronica Giuliani, quarto giorno
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Dal trono di gloria dove per la pienezza dei meriti foste sublimata, nostra amabile Santa Veronica, degnatevi di ascoltare la umile e fervente preghiera che, stretti dalla tribolazione, vi rivolgiamo. Lo Sposo divino che tanto amaste e per il quale tanto soffriste, ascolterà un solo palpito del vostro cuore che tante volte avvicinò al Suo e un semplice gesto della vostra mano, come la Sua, ferita dalle stigmate della Passione.
Dite voi al Signore le grandi necessità dell’anima nostra, tanto spesso arida, tentata e indolente. (Nominare quello che ci angustia in questo momento ……….) Ditegli come faceste un giorno: “Signore, con le vostre stesse ferite v’invoco, con il vostro stesso amore. Se le grazie chieste verranno ad accrescere questo Vostro amore in chi lo aspetta, ascoltatemi, o Signore, esauditemi, o Signore”.
O cara Santa, vera immagine del Crocifisso, la vostra preghiera non sarà delusa, e noi, ancora una volta, potremo benedire il vostro nome ed il vostro patire che vi dette tanta luce di gloria e tanta potenza d’intercessione.
3 Pater, Ave, Gloria.