Ci rivolgiamo per nove giorni consecutivi a Santa Veronica Giuliani, di cui il 9 luglio ricorre la memoria liturgica, definita da Papa Pio: “Non una santa ma un gigante di santità”.
Un percorso di preghiera ma anche di conoscenza della sua vita che è un concentrato di doni spirituali, carismi, esperienze mistiche che fanno di Santa Veronica Giuliani una figura eccezionale.
Ricordiamo che Santa Veronica Giuliani è l’unica monaca cappuccina stimmatizzata della storia. Ripercorriamo insieme, giorno dopo giorno, le tappe della sua stupefacente esistenza per conoscerla più da vicino.
Ultimo attacco del demonio: agitazioni, turbamenti, ma lei sfidava ogni tempesta. Dopo aver mutato il nome di Orsola in Veronica, che profetizza la sua futura grande santità, il 28 ottobre 1677 riuscì a realizzare la chiamata del Signore ed entrò, diciassettenne, nel monastero delle Cappuccine di Città di Castello in provincia di Perugia.
Durante la cerimonia di vestizione, chiuse gli occhi per non vedere più nessuno in Chiesa ed essere tutta concentrata nel Signore, e non li aprì fin quando non mise piede nel monastero. Per Veronica si aprì la porta della clausura dove vivrà i suoi successivi eroici cinquanta anni.
Sono così tante, che è impossibile descrivere il cumulo di grazie, doni, privilegi, visioni, estasi, carismi singolari che Dio elargì incessantemente alla sua “diletta”. I fenomeni mistici che in lei si verificarono furono controllati a lungo e severamente dalle autorità competenti.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Dal trono di gloria dove per la pienezza dei meriti foste sublimata, nostra amabile Santa Veronica, degnatevi di ascoltare la umile e fervente preghiera che, stretti dalla tribolazione, vi rivolgiamo. Lo Sposo divino che tanto amaste e per il quale tanto soffriste, ascolterà un solo palpito del vostro cuore che tante volte avvicinò al Suo e un semplice gesto della vostra mano, come la Sua, ferita dalle stigmate della Passione.
Dite voi al Signore le grandi necessità dell’anima nostra, tanto spesso arida, tentata e indolente. (Nominare quello che ci angustia in questo momento ……….) Ditegli come faceste un giorno: “Signore, con le vostre stesse ferite v’invoco, con il vostro stesso amore. Se le grazie chieste verranno ad accrescere questo Vostro amore in chi lo aspetta, ascoltatemi, o Signore, esauditemi, o Signore”.
O cara Santa, vera immagine del Crocifisso, la vostra preghiera non sarà delusa, e noi, ancora una volta, potremo benedire il vostro nome ed il vostro patire che vi dette tanta luce di gloria e tanta potenza d’intercessione.
3 Pater, Ave, Gloria.
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