TERZO GIORNO
Il titolo di «figli» ci obbliga ad amare Maria
- – O Madre del santo amore, chi po-trà mai ridire la tua benevolenza verso di noi per averci chiamati tuoi figli di-lettissimi? Noi non potremo mai ringra-ziarti abbastanza di questa tua predile-zione; ma se volesti essere con noi tanto generosa, fa che il bel nome di figli c’im-pegni a corrispondere meglio al tuo amo-re di Madre. Ave Maria.
- – Se tu, o Maria, ci hai beneficato tanto è nostro dovere innalzare a te l’in-no della nostra gratitudine e ricambia-re amore con amore. Ma siccome far questo come si conviene non è facile al nostro cuore, tu infiammalo tanto da po-terti riamare almeno per quanto ci è possibile. Ave Maria.
- – Il santo Abitino, o Maria, ci ricor-da le tue premure materne e ci spinge a ricambiarle con amore tenero e filiale; noi vogliamo continuare l’amore che Gesù ebbe qui in terra per te; vogliamo essere veramente tuoi figli. Ave Maria.