Novena al Bambin Gesù di Praga, preghiera dell’ottavo giorno

La novena al Bambin Gesù di Praga ci accompagna all’interno dell’antichissimo culto dell’infanzia di Gesù, che arrivò in Boemia nel XVI secolo con la statua del Santo Bambino di Praga.

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La storia del Bambin Gesù di Praga, una statua lignea, ricoperta di cera, ebbe inizio nel sud della Spagna, come opera di uno sconosciuto scultore.

La statua giunse nelle mani dei nobili spagnoli e, a seguito di un matrimonio regale tra la casata spagnola e quella di Boemia, giunse a Praga. La diffusione del culto la dobbiamo principalmente ai Padri Carmelitani Scalzi, che ricevettero la statua in dono, presso il Convento di Santa Maria della Vittoria, nel quartiere di Mala Strana, a Praga.

Spesso la tradizione si è arricchita di narrazioni sul Bambin Gesù di Praga. Molti di questi racconti sono rappresentati in alcuni quadri, dipinti nel Diciottesimo Secolo e ambientati nel periodo in cui la statua fu ritrovata abbandonata e senza una mano.

Padre Cirillo, che cercava i soldi per ripararla, incontrò il nobile Benedetto Manskonig, che per caso si trovava a Praga. Questi si ammalò gravemente e si rivolse a Padre Cirillo, il quale gli parlò della possibilità di guarigione legata alla fede verso il Gesù Bambino.

Il nobile, senza pensarci due volte, donò 100 monete d’oro a Padre Cirillo, e l’importante donazione permise così di riparare la statua.

Novena al Bambin Gesù di Praga, ottavo giorno

Insieme con la Croce, sul tuo petto io scorgo, o Bambino Gesù, un aureo cuoricino. E l’immagine del Cuor tuo, veramente d’oro per infinita tenerezza. Tu sei l’Amico vero, che generosamente si prodiga, anzi s’immola per la persona amata. Riversa ancora su di me, o Gesù, l’ardore della tua carità, e insegnami a corrispondere una volta a tanto tuo amore.

Padre nostro
Ave, o Maria
Gloria al Padre

Per la tua divina Infanzia, o Gesù, concedimi la grazia che istantaneamente ti chiedo (si esprime) se è conforme al tuo bene placito ed al mio vero bene. Non guardare alla mia indegnità, ma alla mia fede ed alla tua misericordia infinita.

Inno
Gesù, dolce ricordo, che dà le gioie del cuore; ma più che il miele e tutte le cose e dolce la Sua presenza. Niente si canta di più soave, niente si ode di più lieto, niente si pensa di più dolce di Gesù, Figlio di Dio.

Gesù, speranza per quelli che si pentono, quanto pietoso sei per quelli che ti pregano, quanto buono per quelli che ti cercano, ma che cosa sei per quelli che ti trovano?

Né la lingua basta a dirlo né lo scritto ad esprimere: chi ha provato può credere che cosa sia amare Gesù. Sii, Gesù, nostra gioia tu che sei il premio futuro. La nostra gloria sia in te sempre per tutti i secoli. Amen.

Preghiamo
Dio, che costituisti l’Unigenito tuo Figlio Salvatore del genere umano e ordinasti che si chiamasse Gesù, concedi propizio che di Colui il cui Santo Nome veneriamo in terra possiamo godere in cielo anche la vista. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

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