La novena al Bambin Gesù di Praga ci accompagna all’interno dell’antichissimo culto dell’infanzia di Gesù, che arrivò in Boemia nel XVI secolo con la statua del Santo Bambino di Praga.
La storia del Bambin Gesù di Praga, una statua lignea, ricoperta di cera, ebbe inizio nel sud della Spagna, come opera di uno sconosciuto scultore. La statua giunse nelle mani dei nobili spagnoli e, a seguito di un matrimonio regale tra la casata spagnola e quella di Boemia, giunse a Praga. La diffusione del culto la dobbiamo principalmente ai Padri Carmelitani Scalzi, che ricevettero la statua in dono, presso il Convento di Santa Maria della Vittoria, nel quartiere di Mala Strana, a Praga.
Le notizie circa i fatti miracolosi avvenuti attorno alla statua del Bambin Gesù di Praga arrivano da tutto il mondo. Uno di questi è il miracolo di guarigione di Tamara, bambina brasiliana che nacque con forti disfunzioni lombari. Tamara era costretta a camminare con particolari attrezzi di sostegno. I suoi genitori fecero una novena al Bambin Gesù di Praga e, nel sesto giorno della novena, la bambina iniziò a muoversi da sola, lasciò gli attrezzi e poté camminare da sola. I suoi genitori, nel 1995, si recarono a Praga in segno di venerazione e ringraziamento verso il Bambin Gesù.
O Santo Bambino Gesù, nel contemplare il tuo volto da cui traspare il più dolce sorriso, mi sento animato da viva fiducia. Sì, tutto spero dalla Tua bontà. Irradia, o Gesù, su di me e su quanti mi sono cari i tuoi sorrisi di grazia, ed io esalterò la tua infinita misericordia.
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria al Padre.
Per la tua divina Infanzia, o Gesù, concedimi la grazia che istantaneamente ti chiedo (si esprime) se è conforme al tuo bene placito ed al mio vero bene. Non guardare alla mia indegnità, ma alla mia fede ed alla tua misericordia infinita.
Inno
Gesù, dolce ricordo, che dà le gioie del cuore; ma più che il miele e tutte le cose e dolce la Sua presenza. Niente si canta di più soave, niente si ode di più lieto, niente si pensa di più dolce di Gesù, Figlio di Dio. Gesù, speranza per quelli che si pentono, quanto pietoso sei per quelli che ti pregano, quanto buono per quelli che ti cercano, ma che cosa sei per quelli che ti trovano?
Né la lingua basta a dirlo né lo scritto ad esprimere: chi ha provato può credere che cosa sia amare Gesù. Sii, Gesù, nostra gioia tu che sei il premio futuro. La nostra gloria sia in te sempre per tutti i secoli. Amen.
Preghiamo
Dio, che costituisti l’Unigenito tuo Figlio Salvatore del genere umano e ordinasti che si chiamasse Gesù, concedi propizio che di Colui il cui Santo Nome veneriamo in terra possiamo godere in cielo anche la vista. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.
Fabio Amicosante
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