Novena di Natale: “Oh come dovremo ardere del desiderio di condurre il mondo tutto a quest’umile grotta”.
La Novena di Natale ci prepara alla nascita del Redentore. Vogliamo pregare, facendoci aiutare dalle profonde meditazioni di Padre Pio, per riceverlo prima di tutto nel nostro cuore e nelle nostre famiglie.
Cristo è venuto, eppure noi l’attendiamo ancora come già gli antichi figli di Israele. Cristo è in mezzo a noi, eppure noi viviamo l’esperienza dell’esilio, “sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore” (2 Cor 5,6).
“Quali e quanti sono, o cristiani, gl’insegnamenti che partono dalla grotta di Betlemme! Oh come deve sentirsi acceso il cuore di amore per colui che tutto tenerezza si è fatto per noi! Oh come dovremo ardere del desiderio di condurre il mondo tutto a quest’umile grotta, asilo del Re dei Re, più grande di ogni reggia umana, perché trono e dimora di Dio! Chiediamo a questo divin Bambino di rivestirci di umiltà, perché solo con questa virtù possiamo gustare questo mistero ripieno di divine tenerezze”.
Gesù verrà presto (Ap 22, 12-16), senza distinzioni e condizioni.
Siamo tutti in attesa del Bambino che nasce nella grotta fredda di Betlemme. “Vieni, Bambino Gesù”. Gesù viene a riempire le nostre speranze, le nostre attese. Gesù viene a guarire le nostre sofferenze fisiche e psicologiche. Gesù viene per ognuno di noi.
Noi Ti invochiamo:
In mezzo alle angustie del tempo presente, noi ti invochiamo, o Bambino Gesù.
Nella speranza di contemplare in cielo quelle realtà in cui gli Angeli bramano fissare lo sguardo, noi ti invochiamo, o Bambino Gesù.
Per noi stessi e per quanti attendono con fiducia la tua venuta, noi ti invochiamo, o Bambino Gesù.
Per il mondo intero e per gli uomini che ancora non ti conoscono, noi ti invochiamo, o Bambino Gesù.
O Bambino Gesù, degnati di accogliere la preghiera di quanti credono e sperano in te. Vieni presto a liberarci da questo nostro esilio e riuniscici nel tuo Regno glorioso, dove tu vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Antonella Sanicanti
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