Novena di Natale: “Con l’iscrizione dei due santi coniugi si riconosce la loro discendenza dalla reale stirpe di Davide”.
La Novena di Natale ci prepara alla nascita del Redentore. Vogliamo pregare, facendoci aiutare dalle profonde meditazioni di Padre Pio, per riceverlo prima di tutto nel nostro cuore e nelle nostre famiglie.
Il piano di salvezza di Dio si incontra con la volontà e la collaborazione umana di due creature: Maria e Giuseppe. Due creature meravigliose, completamente disponibili al volere del Signore. Il brano evangelico ci presenta l’uomo giusto e timorato di Dio, scelto ad una missione altissima: fare sulla terra le veci del Padre che è nei Cieli.
“Nel colmo dell’inverno, si porta da Nazaret a Betlemme, senza alcun riguardo alla sua dignità di madre di Dio. Ubbidisce senza esitanza ad una creatura della terra, la quale, senza pur saperlo, concorre con un editto a dare compimento ai divini disegni. Con l’iscrizione dei due santi coniugi si riconosce la loro discendenza dalla reale stirpe di Davide, con colui che deve essere il Salvatore del mondo, il Re dei cuori. Egli è per giungere. L’ora è per scoccare. La terra accoglierà il suo Salvatore, ma il mondo non lo riconoscerà”.
Emmanuele, Dio con noi (Mt 1,18-24), l’obbedienza di Giuseppe.
Maria e Giuseppe accettano una grande missione. Maria partorirà il Figlio di Dio, pur essendo Vergine e di Immacolata Concezione, e Giuseppe farà da padre a Gesù. Sarà per sempre il suo padre terreno, il suo padre putativo, colui che crescerà il Figlio di Dio come suo.
Ascoltaci, o Signore:
Perché siamo fedeli agli impegni assunti nel nostro Battesimo e portiamo a termine la nostra vocazione, noi ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché, ad imitazione di San Giuseppe, siamo sempre disponibili all’obbedienza al divino volere, anche quando tutto ci appare oscuro, noi ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché siamo capaci di ascoltare, nel silenzio interiore, la voce delle divine ispirazioni, noi ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Perché il Nome di Gesù, nel quale solo c’è speranza di salvezza, sia conosciuto e invocato da tutti gli uomini, noi ti preghiamo, ascoltaci, o Signore.
Disponi, o Padre, i nostri cuori a ricevere nel tempio vivo della Chiesa la tua Misericordia, perché la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla schiavitù del peccato e ci renda degni di partecipare alla ricchezza della tua grazia, per Cristo nostro Signore. Amen.
Antonella Sanicanti
Meditiamo il Vangelo del 23 Febbraio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…
“Allontana i miei turbamenti”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla…
La Vergine non abbandona mai i suoi figli. Lo testimonia la vicenda della Madonna di…
Il pensiero di Madre Teresa di Calcutta sul modo di pregare e di affrontare la…
Sapienza e semplicità sono due concetti che, nell'ottica cristiana, viaggiano di pari passo. Questi sono…