Ci prepariamo con la preghiera alla festa di Santa Gianna Beretta Molla, sposa, madre e pediatra, che la Chiesa ricorda il 28 aprile. Fu proclamata santa da Papa San Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.
Alla cerimonia di canonizzazione furono presenti i quattro figli Gianna Emanuela Molla, Pierluigi Molla, Maria Zita Molla, Laura Molla e il marito Pietro.
O Dio, nostro Padre, tu hai donato alla tua Chiesa santa Gianna Beretta Molla, che nella sua giovinezza ha cercato amorevolmente te, e a te ha portato altre giovani, impegnandole nell’apostolato in testimonianza e azione cattolica e collocandole accanto a malati e anziani per essere loro di aiuto e di conforto. Ti ringraziamo per questo dono di giovane amorevolmente impegnata e, sul suo esempio, donaci di consacrare la nostra vita al tuo servizio e alla gioia dei fratelli.
Gloria al Padre..
O Gesù, Redentore degli uomini, tu chiamasti santa Gianna a svolgere la missione di medico, a sollievo dei corpi e delle anime, vedendo te stesso nei fratelli sofferenti e nei piccoli indifesi. Ti ringraziamo per esserti mostrato in questa tua Serva come “uno che serve” e che lenisce il dolore degli uomini. Accogliendo la sua lezione, fa di noi generosi cristiani al servizio dei fratelli, particolarmente di coloro ai quali partecipi la tua croce.
Gloria al Padre…
O Dio, Spirito santificante, che ami la Chiesa quale tua Sposa, tu infondesti nel cuore di santa Gianna un po’ del tuo amore, da effondere in una chiesa domestica per collaborare nel tuo meraviglioso piano di creazione donandoti nuovi figli, affinché ti potessero conoscere e amare.
Ti ringraziamo per questo modello di sposa e, per la sua incoraggiante testimonianza. Dona alle nostre famiglie la serena e cristiana presenza di spose impegnate a trasformare le nostre case di uomini in cenacoli di fede e di amore, in generosa operosità e santificante servizio.
Gloria al Padre…
O Dio, creatore e amante dell’essere vivente, tu fosti accanto a santa Gianna, quando si trovò nel dilemma di salvare o la propria vita o quella della creatura che, quale dono atteso, portava nel grembo. Fidando solo in te e richiamando il tuo comandamento a difesa della vita, trovò il coraggio di compiere il suo dovere di mamma e dire “sì” alla nuova vita, sacrificando generosamente la propria, coronando una vita cristiana esemplare.
Per intercessione di Maria, Madre di Gesù e sull’esempio di Gianna, disponi tutte le madri ad accogliere con amore ogni vita nascente e sostienici tutti nel rispetto ad ogni vita.
Donaci la grazia che attendiamo (esprime la propria intenzione) e la gioia di ispirarci a santa Gianna quale modello di giovane, di sposa, di madre e di medico che, sull’esempio di Gesù, sacrificò se stessa per la vita del prossimo.
Ave, o Maria…
Dopo la morte dei genitori, nell’ottobre 1942 Gianna ritorna, con tutti i fratelli e le sorelle, a Magenta, nella casa dove era nata. Nel novembre dello stesso anno si iscrive e frequenta la Facoltà di Medicina e Chirurgia, prima a Milano e poi a Pavia. Si laurea il 30 novembre 1949. Negli anni dell’università cresce ancora spiritualmente, e non manca di partecipare ogni giorno alla Santa Messa e di recitare il Rosario.
Mentre si dedica con diligenza agli studi di medicina, la sua grande fede sfocia anche in un impegno generoso di apostolato tra le giovani nell’Azione Cattolica e di carità verso i vecchi e i bisognosi nelle Conferenze delle Dame di San Vincenzo. L’impressione che lasciava è riassunta da una sua compagna di liceo: “Gianna donava il suo sorriso aperto, pieno di dolcezza e di calma, riflesso della gioia serena e profonda dell’anima in pace”.
Dopo la laurea in Medicina, il 1 luglio 1950 Gianna apre un ambulatorio medico a Mesero. E mentre a Magenta continua a sostituire, al bisogno, il fratello medico Ferdinando. Si specializza in Pediatria a Milano il 7 luglio 1952. E predilige, tra i suoi assistiti, poveri, mamme, bambini e vecchi. Nel contempo coltiva la sua passione per la musica, la pittura, lo sci e l’alpinismo, in cui esprime tutta la sua grande gioia di vivere e di godersi l’incanto del creato.
In quel tempo si interroga, prega e fa pregare, per la sua vocazione, che considera anch’essa un dono di Dio, perché:“Dal seguire bene la nostra vocazione dipende la nostra felicità terrena ed eterna.” Gianna con serenità, attende che il Signore le dia un segno. L’8 dicembre 1954, in occasione della celebrazione della prima Messa di padre Lino Garavaglia da Mesero, Gianna incontra l’uomo della sua vita. E’ l’ingegner Pietro Molla, dirigente della S.A.F.F.A., la famosa fabbrica di fiammiferi di Magenta. Anche lui appartiene all’Azione Cattolica e un laico impegnato nella sua parrocchia di Mesero.
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