Durante la Novena a San Charbel Maklouf (1828-1898, Libano), comprenderemo quanto lui sia, in effetti, molto vicino alle nostre speranze e possa essere il nostro intercessore, presso Dio Padre.
Appartenne all’Ordine Maronita, un gruppo di Monaci operanti anche in Libano. In quel luogo, precisamente ad Annaya, si venera il suo sepolcro, la sua storia, che attira, ogni giorno, tantissimi fedeli.
Il corpo di Charbel era stato ricondotto in Monastero, poiché, dopo la sua morte, emanava luce e produceva un liquido rossastro. Quel liquido fu in grado di guarire molte persone, come testimoniarono tantissimi fedeli, sia cristiani che musulmani.
Il Monaco che aveva avuto il compito di occuparsi del corpo del Santo libanese testimoniò che, per i mesi successivi all’evento, dovette cambiare gli abiti del Santo e le lenzuola su cui poggiava il suo corpo inerme, almeno ogni due giorni, tanto si impregnavano.
Lo detergeva con l’alcool. Aveva condotto il corpo sul tetto del Monastero, per esporlo all’aria e, durante il giorno, al sole. Il corpo del Santo, però, non si asciugava, non cessò né di profumare, né di rilasciare quel liquido.
Novena a San Charbel – sesto giorno
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria; Veni Creator Spiritus; Credo Apostolico.
Sesto giorno: O San Charbel, potente intercessore, ti prego di impetrare per me la grazia, di cui ho molto bisogno (…). Basta una sola parola rivolta da te a Gesù, perché egli mi perdoni, abbia pietà di me e accolga la mia preghiera. Amen. San Charbel, gioia del cielo e della terra, prega per me.
O Dio, che hai scelto San Charbel per portare i nostri bisogni davanti alla tua potenza divina, ti prego, per la sua intercessione, di concedermi questa grazia (…). Amen.
Pater; Ave; Gloria.
Antonella Sanicanti
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