Novena alla Santa Famiglia: “La maternità implica necessariamente la paternità e, reciprocamente, la paternità implica necessariamente la maternità”, ricordava Giovanni Paolo II.
La Santa Famiglia di Nazareth si celebra la domenica dopo il Santo Natale. Vogliamo prepararci, con questa Novena, a omaggiare Giuseppe, Maria e Gesù, esempio di un nucleo familiare basato sull’amore e sul rispetto reciproco. Impariamo a trovare, nelle sagge parole di Giovanni Paolo II, la definizione di “famiglia” che -forse- si sta perdendo negli ultimi tempi, a discapito delle nuove generazioni che restano senza un reale punto di riferimento, sin troppo spesso.
“Quando insieme con l’Apostolo pieghiamo le ginocchia davanti al Padre dal quale ogni paternità e maternità trae nome (cfr Ef 3, 14-15), prendiamo coscienza che l’essere genitori è l’evento mediante il quale la famiglia, già costituita col patto del matrimonio, si attua «in senso più pieno e specifico» (Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, 69). La maternità implica necessariamente la paternità e, reciprocamente, la paternità implica necessariamente la maternità: è il frutto della dualità, elargita dal Creatore all’essere umano «dal principio».
Ho fatto riferimento a due concetti tra loro affini, ma non identici: il concetto di «comunione» e quello di «comunità». La «comunione» riguarda la relazione personale tra l’«io» e il «tu». La «comunità » invece supera questo schema nella direzione di una «società», di un «noi». La famiglia, comunità di persone, è pertanto la prima «società» umana. Essa sorge allorquando si attua il patto del matrimonio, che apre i coniugi ad una perenne comunione di amore e di vita e si completa pienamente e in modo specifico con la generazione dei figli: la «comunione» dei coniugi dà inizio alla «comunità» familiare. La «comunità» familiare è pervasa fino in fondo da ciò che costituisce l’essenza propria della «comunione». Ci può essere, sul piano umano, un’altra «comunione» paragonabile a quella che viene a stabilirsi tra la madre e il figlio, da lei prima portato in grembo e poi dato alla luce?“.
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Dio, vieni a salvarmi Signore vieni presto in mio aiuto. Gloria.
Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria.
Vi salutiamo umilmente, gloriosissima Santa Famiglia, Gesù, Maria, Giuseppe, per la gloria incomparabile da cui siete avvolti in cielo, e per la intensissima beatitudine che ivi godete, meritate con la vostra vita di amore e di dolore, concedete alla nostra famiglia di venire con voi un giorno, per tutta l’eternità, dopo una vita di perfetta e continua adesione alla volontà di Dio, nella gioia e nella sofferenza. Gloria.
Lodato sempre sia il santissimo nome di Gesù, Giuseppe e Maria.
Preghiamo: O Dio, nostro Padre, che nella Santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nei secoli dei secoli. Amen.
Antonella Sanicanti
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