Novena a Santa Giuseppina Bakhita
La Novena a Santa Giuseppina Bakhita (1869-1947, Sudan) ricorda la storia di una donna, sottratta all’affetto della famiglia (che mai più riuscirà a rintracciare), quando era molto piccola.
I rapitori la portarono nel bosco e di lei non si ebbe più traccia. Non si ricongiungerai mai più con la sua gente, non vedrà mai più la mamma, il papà o i suoi fratelli. Fu costretta a camminare per tutta la notte, fino a che non giunsero in un luogo dove poterla rinchiudere, al buio, in attesa dei migliori acquirenti del mercato degli schiavi.
“Chiamavo mamma e papà, con un’angoscia d’animo da non dire. Ma nessuno mi udiva. Di più: mi si intimava silenzio con terribili minacce” e con le armi. Quei fatti furono talmente drammatici e terrificanti e crudeli per lei, ancora bambina, che dimenticò (e per sempre) il suo vero nome. “Bakhita”, infatti, era solo il nomignolo con cui la chiamavano i suoi carcerieri e vuol dire “Fortunata”.
Novena a Santa Giuseppina Bakhita – ottavo giorno
Preghiera iniziale
O Padre di misericordia, che ci hai donato Santa Giuseppina Bakhita quale sorella universale, evangelico modello di fede semplice e di operosa carità, dona anche a noi la volontà di credere e amare, secondo il Vangelo, ed esaudisci le preghiere di chiunque invoca la sua intercessione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Le parole di Santa Giuseppina Bakhita
“Siate buoni, amate il Signore, pregate per quelli che non lo conoscono. Sapeste che grande grazia è conoscere Dio! Egli vuole bene a tutti. Vogliamoci bene e non offendiamolo con il peccato”.
Pater; 3 Ave; Gloria.
Proposito: oggi, farò una piccola offerta per i missionari senza i quali non ci sarebbe l’evangelizzazione.
Antonella Sanicanti
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