Seppur con richiesta di prudenza, c’è un ritorno a quelle pratiche che erano una consuetudine prima dell’arrivo del Covid.
Mentre in Italia impazza il dibattito sul green pass, oltremanica, anche in ambito ecclesiastico vengono meno ulteriori restrizioni.
Cauto ottimismo
Dal 19 luglio, l’unico obbligo ancora vigente nel Regno Unito è quello del distanziamento. Assieme ai cinema, alle sale da concerto, agli stadi, ai ristoranti e alle discoteche, anche chiese e parrocchie hanno ripreso la piena attività.
Ritornano la comunione in bocca, la colletta a messa e l’acqua santa. Premier e vescovi esortano, però, alla prudenza.
Al punto che, non solo la mascherina non è più obbligatoria, ma è ripresa la colletta e persino le acquasantiere sono tornate a riempirsi. La novità più importante, tuttavia, è nella distribuzione della Santa Eucaristia: come fino ad inizio 2020, chi vorrà potrà ricevere le particole direttamente in bocca.
I vescovi cattolici britannici si sono rallegrati dell’allentamento delle restrizioni. Ciononostante, continuano ad esortare i fedeli alla prudenza. “Sono ancora auspicabili certe pratiche preventive”, hanno dichiarato i presuli.
Dopo il secondo picco, nuovo lieve calo dei contagi
Anche il premier Boris Johnson ha chiesto prudenza alla popolazione, facendo appello alla “responsabilità individuale”, nella consapevolezza che il virus ancora continua a circolare.
Prima nazione al mondo ad avviare la campagna vaccinale, in questi giorni il Regno Unito è giunto ad avere due terzi della popolazione adulta coperta da due dosi.
Il picco dei contagi quotidiani è stato toccato l’8 gennaio 2021, a circa un mese dai primi vaccini, con 68.053 nuovi positivi. Dopo di allora, i contagi sono andati in picchiata, toccando il loro punto più basso il 23 maggio, con 2092 nuovi positivi.
L’avvento della variante Delta ha determinato un nuovo brusco rialzo, rivelatosi inarrestabile fino al 20 luglio, con 46mila nuovi positivi. Soltanto negli ultimi giorni ha iniziato a registrarsi una nuova flessione.
Nella giornata di ieri, i contagi sono stati 28.652: un calo netto rispetto alla scorsa settimana, ma comunque un dato nettamente sopra la media dell’intero Regno Unito, tenuto conto di tutti i diciassette mesi di pandemia.