Dal 15 febbraio potrebbe arrivare un nuovo DPCM, ecco quali potrebbero essere tutte le eventuali variazioni previste rispetto al precedente.
Dalla metà di febbraio, dovrebbero esserci nuove regole per poter muoversi da una Regione all’altra. Ma il Governo attende queste due settimane per decidere sul da farsi.
15 febbraio: possibile spostamento fra le Regioni
Il DCPM attualmente in vigore scade il prossimo 5 marzo. Ma, a partire dal 15 febbraio, potrebbero già essere inserite nuove regole e cambiamenti per quel che riguarda lo spostamento fra Regioni. Oggi è ancora vietato, se non per motivi di necessità.
In queste due settimane che precedono la data fatidica, il Comitato Tecnico Scientifico, insieme al Governo, dovrà controllare l’andamento della curva epidemica nel nostro Paese e scegliere se aprire o meno, alla libera circolazione fra Regioni.
Ad oggi, vige un divieto di spostamento anche fra Regioni in zona gialla, cosa che non era presente negli scorsi DPCM. Il tutto sta al mantenimento dell’indice Rt al di sotto della soglia dell’1 e al continuo scendere della curva dell’epidemia per permettere al Governo di scegliere di allentare la morsa delle restrizioni, come ad esempio dare la possibilità di spostarsi tra regioni gialle o anche per turismo.
Un divieto, decaduto già, è quello di recarsi nelle seconde case, come precisato dalle Faq del Governo, ma solo a precise condizioni: “Dal 16 gennaio 2021 le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case.
Proprio perché si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione o provincia autonoma o anche da o verso le zone arancione o rossa solo a coloro che possono comprovare di aver effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge 14 gennaio 2021” – scrive il Governo.
Possibile, anche, la riapertura degli impianti sciistici
Il 15 febbraio sarà un giorno spartiacque, non solo per lo spostamento fra Regioni. Dovrebbe essere la data anche della riapertura degli impianti sciistici. Il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe validare le linee guida per la loro apertura in sicurezza, con ingressi contingentati sulle piste e con il rispetto delle norme anti Covid anche per i rifugi.
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Dal 15 febbraio, “saranno invece consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Cts” – scrive il Governo.
Tutte queste riprese sempre e solo sulla base dell’andamento epidemiologico e della curva di contagio.
ROSALIA GIGLIANO