Le condizioni necessarie per un eventuale allentamento delle misure regionali dipende dalla discesa della curva epidemiologica. Il nuovo DPCM potrebbe decidere di allentare già il 3 dicembre.
Il nuovo DPCM, che in base a quanto riportato dal Corriere della Sera potrebbe entrare in vigore dal 3 dicembre, può prevedere già per quella data una serie di allentamenti delle misure restrittive. Chiaramente il riferimento non è nazionale, ma dipende da regione a regione. L’obiettivo è quello di avere per i primi giorni di dicembre un’Italia quasi interamente a zona arancione e gialla, eliminando dunque le zone di alto rischio, cosiddette “rosse”. Nelle ultime ore, il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza con la quale si proroga, a tal fine, la zona rossa in Lombardia, Piemonte, Calabria e Val d’Aosta. Tra queste, le prime due, sembrano avere buone possibilità di uscire dalla zona rossa già dal 27 novembre. Al contrario, in Calabria e Valle d’Aosta, la situazione sembra essere più difficile.
Nuovo DPCM: il destino delle regioni
Non solo Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta e Calabria. Le nuove misure e il nuovo DPCM riguarderanno anche tutte le altre regione, in particolar modo quelle entrate di recente in “zona rossa”. In base a quanto riportato dalla fonte, il 3 dicembre verrà stabilito anche il destino di Campania e Toscana, recentemente rientrate nelle zone ad alto rischio. Allo stesso modo, si deciderà anche se Emilia-Romagna e Marche possono rientrare in “zona gialla”. Un occhio di riguardo, da quanto si apprende, sarà dedicato a Friuli Venezia Giulia, Molise (entrambe arancioni) e Veneto (gialla).
Quali allentamenti ci si aspettano
Il nuovo Decreto potrà prevedere alcuni importanti allentamenti. In particolar modo, ciò che verrà modificato sarà l’orario di apertura e chiusura delle attività commerciali. Si prevede, dunque, un orario prolungato dei negozi, la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. Un’importante novità sarà quella dell’apertura di bar e ristoranti la sera, con uno spostamento del coprifuoco a mezzanotte. Nelle due settimane successive, quelle che porteranno alle festività natalizie, si valuterà in base al monitoraggio settimanale. Da quanto si apprende, non è possibile quindi fare programmazioni a lungo termine e, da quanto si apprende, da Palazzo Chigi si conferma che il sistema di divisione per fasce non sarà modificato.
Fabio Amicosante