Il Governo ha inviato le linee guida del prossimo DPCM alle Regioni che, prontamente, hanno inviato risposta circa le nuove restrizioni.
Potrebbero esserci alcune aperture, ma ancora delle restrizioni, in particolare nelle zone rosse. No ai ristoranti aperti anche la sera e nuove regole che potrebbero portare ad una Pasqua blindata.
La nuova bozza del DPCM
Il nuovo DPCM è in fase di ultimazione. Nuove regole attendono gli italiani a partire dal prossimo 6 marzo e nei 30 giorni successivi, compreso il periodo di Pasqua. Divieti e restrizioni che si concluderanno il giorno dopo Pasquetta, che vedranno ancora l’Italia divisa in fasce di colore, con norme da rispettare diverse da zona a zona.
Ma tutte con un solo intento: contenere la nuova ondata di contagi dovuti alle varianti Covid e accelerare, per quanto possibile, la campagna vaccinale.
La bozza del decreto è stata inviata, anche alle Regioni, per avere con esse un colloquio e una condivisione di intenti quanto più ampia possibile, come prospettato dallo stesso Draghi. Una bozza che vede, anche, nuove riaperture, anche se non da subito, ma a partire dal 27 marzo. In questa data, previo controlli e andamento della pandemia, riapriranno cinema e teatri, mentre sarà possibile andare al museo anche nei week end.
Nuove restrizioni per chi è in zona rossa
Ma ci saranno alcuni cambiamenti relativi ad ulteriori restrizioni presenti in quelle Regioni che saranno classificate in zona rossa:
- Tutte le attività, legate ai servizi alla persona (come barbieri e parrucchieri), saranno chiusi, a differenza del precedente DPCM;
- I negozi saranno chiusi, ad eccezione degli esercizi commerciali di prima necessità (farmacie, alimentari, ferramenta).
Possibile riapertura di cinema, teatri e musei
Situazione leggermente diversa in zona gialla, dove saranno possibili diverse aperture, seppur in maniera controllata:
- Dal 27 marzo, saranno possibili spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi, anche all’aperto, il tutto se sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati. In questi luoghi dovrà essere rispettata la distanza interpersonale non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche fra il pubblico presente, specie se non conviventi;
- Con una particolare attenzione alle private abitazioni, nella bozza del DPCM, “è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”;
- Sono e restano vietate feste, sia all’aperto che al chiuso, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.
Per quel che riguarda gli altri possibili divieti e restrizioni, resterà valido fino al 27 marzo, il divieto di spostamento fra Regioni, anche fra quelle di fascia gialla, ma potrebbe esser prolungato anche oltre il 6 aprile, con un nuovo decreto.
Sarà sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, idem gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa, in zona gialla, in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22.
Per quel che riguarda i negozi, continueranno i centri commerciali ad essere chiusi nei weekend, mentre ancora lontana sembra l’ipotesi di riapertura di piscine e palestre. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa.
Stop, ancora, ai ristoranti aperti la sera
Ancora un “out” per la riapertura di bar e ristoranti anche la sera, dove anche in zona gialla continueranno ad esser aperti solo di giorno (in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l’asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi).
In zona gialla ed arancione, sarà consentito recarsi nelle seconde case, anche se fuori Regione, solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti.
Non è possibile invece – a meno di urgenti e necessari motivi – se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.
Zona rossa: scuole chiuse
Ultimo capitolo, la scuola. Nelle zone rosse, tutte le scuole dovrebbero essere chiuse. In tutte le altre situazioni “di colore”, la scuola resta in presenza come già stabilito: in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie, mentre per quelli delle superiori è pervista la didattica è in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%.
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ROSALIA GIGLIANO