In questi giorni sono sempre più insistenti le domande su chi sarà il prossimo presidente alla guida dei vescovi italiani, che andrà a sostituire il Cardinale Gualtiero Bassetti, dimissionario per raggiunti limiti di età.
Tra i vari profili in corsa, ce n’è uno in particolare che sta guadagnando terreno, e che è stato svelato nelle ultime ore.
Molti infatti si chiedono da tempo chi potrà essere la nuova guida della Conferenza episcopale italiana, chiamato a condurre le redini della Chiesa in Italia in un momento delicato e complesso come l’attuale.
Chi è il religioso dato per favorito
Non solamente per la crisi che investe il cattolicesimo in tutti i Paesi del mondo, alle prese con una secolarizzazione dei costumi sempre più aggressiva, ma anche per la gestione del Sinodo della Chiesa italiana che è stato iniziato dal Papa in Vaticano per le Chiese di tutto il mondo, e che culminerà con l’incontro mondiale finale nel 2023, e che la nuova guida dei vescovi italiani dovrà affrontare.
Tra i nomi in corsa, uno in particolare è emerso nelle ultime ore. Quello del vescovo di Modena e Carpi, il forlivese mons. Erio Castellucci, attualmente vicepresidente della CEI stessa. Il successore di Bassetti verrà nominato durante l’assemblea generale del prossimo maggio, e don Erio sembra un profilo adatto a ricoprire questo ruolo, visto l’incarico di vicepresidente che gli è stato assegnato nel 2021 in rappresentanza delle diocesi del nord Italia.
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C’è tuttavia un particolare che bisognerà in caso chiarire, qualora la scelta finisca su questa figura. Solitamente, infatti, il presidente della CEI è allo stesso tempo anche un cardinale, a differenza di Mons. Castellucci. Non vi è mai stato finora un capo della CEI che non indossava la porpora, anche perché si troverebbe a dovere dare indicazioni ad altri cardinali. Ma non c’è un automatismo.
Chi sono gli altri candidati alla presidenza della CEI
Tuttavia, l’esperienza e il “curriculum” di Mons. Castellucci fanno pensare che avrebbe tutti i requisiti necessari per ottenere questa importante nomina, che lo eleverebbe a “principe” della Chiesa. Altrimenti, nelle scorse settimane si era parlato anche di altre importanti figure della Chiesa italiana.
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Tra questi, l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi; l’arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, il cardinale Augusto Paolo Lojudice; l’arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, Mons. Domenico Mogavero; infine il vescovo di Mazara del Vallo, il cardinal Giuseppe Betori di Firenze. Solo a maggio tuttavia si scoprirà chi sarà il nome scelto da Papa Francesco in persona, all’interno di una terna di nomi proposta dall’assemblea dei vescovi.
