Sarà capitato, di certo, almeno una volta ad ognuno di noi. E quando ci è successo, non sapevamo come comportarci, perché si trattava di oggetti sacri.
La corona del Santo Rosario è un oggetto sacro e benedetto. Ma cosa fare quando, qualche grano si rompe?
Oggetti sacri: cosa fare se si rompono
Ci sarà capitato, qualche volta che, nel prendere la corona del Rosario per recitarlo, ci accorgiamo che qualche grano si è rotto. In questi casi, cosa si fa? La si butta via? No, perché è un oggetto sacro e benedetto. La si aggiusta? Potrebbe non avere più la sua funzione.
Molte volte, davanti a situazioni del genere, in particolare quando si tratta di oggetti benedetti, davvero non sappiamo come comportarci. Corone spezzate o mancanti di grani, medagliette annerite, santini rotti, palme secche dell’anno precedenti. Tutti oggetti sacri che non possono esser gettati via così, come fossero carta straccia.
Cosa dice il Codice di Diritto Canonico in merito
Partiamo con il comprendere cosa ci dice il Codice di Diritto Canonico in merito: “Le cose sacre, quelle cioè che sono state destinate al culto divino con la dedicazione o la benedizione, siano trattate con riverenza e non siano adoperate per usi profani o impropri, anche se sono in possesso di privati”.
Prima conclusione: non può esser gettato via nella spazzatura. Ma allora: cosa fare quando ci capitano situazioni simili? Partiamo dal presupposto che “tutto ciò che è stato benedetto dal sacerdote e, purtroppo, si rompe, deve esser bruciato o seppellito”. In questo modo, diamo dignità all’oggetto che, nella forma più semplice (ovvero quello della polvere) ritornerà al suo stadio originale.
Oggetti sacri: la corona del Rosario rotta
Nel caso specifico di una Corona del Rosario rotta, la cosa più semplice potrebbe essere quella di riutilizzare le perline di più corone rotte per crearne una ex novo.
Anche per quel che riguarda l’acqua benedetta, la situazione è diversa. Non va assolutamente gettata nel lavandino di casa. L’acqua non ha scadenza, basta conservarla in un luogo riservato ed usarla tutta fino a sua completa consumazione.
Le candele benedette: come usarle di nuovo
Anche le candele non vanno gettate via, che siano quelle della Candelora o, magari, di un battesimo. Possono esser riutilizzate quando si recita il Rosario, davanti ad un’immagine della Vergine o di Cristo che abbiamo in casa ma, anche per queste, mai gettate via nella comune spazzatura.
Tutti questi oggetti hanno e portano la benedizione e la presenza di Cristo nelle nostre case. Abbiamone, quindi, pieno e completo rispetto.
Fonte: aleteia.org
ROSALIA GIGLIANO