Una vita tra leggenda, avventura, peccato e redenzione. Conclusasi in modo davvero straordinario.
Santa Maria Egiziaca è stata la protagonista di un’esistenza certo non all’insegna della tiepidezza.
Il racconto della vita di Santa Maria Egiziaca si confonde spesso con la leggenda. Di certo è stato un racconto avventuroso come un vero e proprio romanzo a potenti tinte chiaroscure. Della sua vita esistono vari resoconti. La versione più drammatica è quella che la vede nascere nel IV secolo ad Alessandria d’Egitto e guadagnarsi da vivere come prostituta.
Questa sarebbe la versione che la protagonista stessa di questa storia avrebbe raccontato all’Abate Zosimo, che si imbatté in lei mentre percorreva il deserto. Pietro Bargellini, citando le parole delle Vite de’ Santi Padri di fra Domenico Cavalca, la descrive come «una persona nuda, col corpo nero e secco per lo sole, e coi capelli canuti bianchi come lana». Dopo tanti anni passati in silenzio la donna, racconterà infine tutte le proprie vicende a Zosimo, che le ascoltò in ginocchio.
A 12 anni, Maria – detta Egiziaca perché nata in Egitto – aveva lasciato la casa dei genitori per andarsene, allora metropoli al centro di tanti traffici e di vizi. Ad Alessandria si era data al peccato esercitando, per diciassette anni, la professione della pubblica meretrice. La cosa andò avanti finché un giorno Maria non si imbatté in una nave che trasportava un insolito equipaggio.
Dopo aver chiesto chi fossero e dove si dirigessero, si sentì rispondere che erano pellegrini diretti in Terra Santa. Più precisamente a Gerusalemme, per la festa dell’Esaltazione della Croce al Santo Sepolcro.
Anche lei così salì a bordo. Ma anche durante il viaggio l’avvenente prostituta non smise di sedurre gran parte dei pellegrini (evidentemente ben poco devoti).
Giunta a Gerusalemme, il giorno della festa si vede trattenere da una forza misteriosa sulla soglia del tempio.
Intimorita, levò lo sguardo verso un’immagine della Vergine Santa. Allora una preghiera le uscì spontaneamente dalle labbra e con la preghiera arrivò il pentimento per i suoi peccati. Insieme, naturalmente, al proposito di cambiare vita e di espiare per le sue colpe.
Così entrò in chiesa e adorò il sacro legno della croce. Non vi resterà molto a lungo. La Madonna le aveva detto: «Se tu passi il Giordano troverai la pace». E il giorno dopo, confessata e comunicata, passò il fiume. Con sé aveva soltanto tre pani. Maria Egiziaca si ritirò nel deserto dove visse in totale solitudine per quarantasette anni, fino all’incontro con l’abate Zosimo.
In quel luogo inospitale, Maria scoprì la verità delle promesse della Vergine, trovando finalmente la pace dell’anima. Chiese a Zosimo di tornare un anno dopo a portarle i Sacramenti.
L’anno successivo, Zosimo si ripresentò con l’Eucarestia sulle rive del Giordano. E vide Maria Egiziaca raggiungerlo camminando a piedi asciutti sulle acque del fiume che si erano aperte al suo passaggio. Dopodiché tornò a inoltrarsi nel deserto, non senza prima aver pregato l’abate di tornare a cercarla anche l’anno dopo.
Ma l’anno successivo, quando il vecchio abate affrontò nuovamente il viaggio nel deserto d’Arabia, trovò soltanto il cadavere rinsecchito della straordinaria penitente. Si racconta che l’abbia seppellita con l’aiuto di un leone docile, che con le sue zampe avrebbe scavato la fossa e ricoperto di terra la salma.
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