Il Padre putativo di Gesù, scelto da Dio per guidare e proteggere la Sacra Famiglia di Nazareth, con il suo lavoro di falegname, insegnato anche al giovane Gesù, non solo provvede a ciò di cui la sua famiglia necessita, ma nobilita il lavoro.
Tutti i lavoratori cristiani, in questo giorno particolare, anche dal punto di vista civile, lo venerano come patrono ed esempio.
1 maggio: Giuseppe, instancabile lavoratore
In questo primo giorno del mese di maggio, la chiesa venera San Giuseppe lavoratore. Giuseppe è un discendente del re Davide e abita nella piccola città di Nazaret. Secondo il racconto del Vangelo secondo Luca, qualche mese dopo Giuseppe si sposta insieme con Maria dalla città di Nazaret, in Galilea, a Betlemme, in Giudea, a causa di un censimento della popolazione di tutto l’impero, per il quale anche lui deve registrarsi nella sua città d’origine, insieme con la sposa.
E’ testimone dell’adorazione del piccolo da parte di pastori avvisati da un angelo e, più tardi, anche di quella dei magi, venuti dal lontano Oriente. Dopo otto giorni dalla nascita, secondo la legge di Mosè, avviene la circoncisione del bambino, cui Giuseppe impose il nome Gesù.
Giuseppe cresce Gesù insegnandogli il suo mestiere
Quaranta giorni dopo, lui e Maria portano il neonato a Gerusalemme per la presentazione al tempio e lì assistono alla profetica esaltazione del vecchio Simeone, che predice un futuro glorioso per il bambino, segno di contraddizione e gloria del suo popolo Israele.
La Sacra Famiglia rimane a Betlemme per un periodo non ben determinato, sembra da un minimo di 40 giorni a un massimo di due anni dopo di che, secondo Matteo, avvertito in sogno da un angelo, Giuseppe con la sposa e il figlio fugge in Egitto a causa della persecuzione del re Erode.
Tornato a Nazaret, Gesù cresce giovane e forte, sottomesso ai genitori, imparando, proprio da suo padre Giuseppe, il mestiere del falegname.
Preghiera a San Giuseppe lavoratore
O glorioso Giuseppe,
che hai nascosto la tua incomparabile
e regale dignità di custode di Gesù e della Vergine Maria
sotto le umili sembianze di un artigiano
e hai provveduto a loro con il tuo lavoro,
proteggi con amorevole potenza i tuoi figli,
specialmente quelli a te affidati.
Tu conosci le loro angosce e sofferenze,
perché tu stesso le hai sperimentate al fianco di Gesù e di Sua Madre.
Non permettere loro, oppressi da tante preoccupazioni,
di dimenticare lo scopo per cui sono stati creati da Dio.
Non permettete che i semi della sfiducia prendano possesso delle loro anime immortali.
Ricorda a tutti i lavoratori che nei campi, n
elle fabbriche, nelle miniere e nei laboratori scientifici non lavorano,
né si rallegrano, né soffrono da soli,
ma che al loro fianco c’è Gesù, con Maria, loro Madre e nostra, a sostenerli,
ad asciugare il sudore della loro fronte,
dando valore al loro lavoro.
Insegna loro a trasformare il lavoro in un alto strumento di santificazione come hai fatto tu.
Amen.