La solennità di Tutti i Santi è il momento scelto dalla Chiesa per ricordare coloro che hanno raggiunto lo stato di beatitudine eterna, esempi per noi.
La festa di Tutti i Santi, detta anche di Ognissanti è la memoria liturgica che dedica un giorno a tutti quelli che sono in Cielo nella gloria di Dio.
Modelli da seguire, fonte di ispirazione per le nostre azioni e intercessori presso il Signore per le nostre necessità, possiamo considerare i Santi a tutti gli effetti come degli amici. Sono certamente gli amici più cari e fidati, coloro che ci indicano la strada da percorrere, quella che loro prima di noi hanno intrapreso, la via che conduce a Dio per l’eternità.
L’obiettivo di ogni cristiano deve essere il raggiungimento della santità, che non è soltanto quella ufficializzata e canonizzata con gli onori degli altari, ma lo stato di beatitudine perenne alla vista di Dio.
La storia e significato della festa di Ognissanti
Istituita inzialmente dalla Chiesa orientale i particolare siriaca dove era chiamata “festa di tutti i martiri” e veniva celebrata la domenica dopo Pentecoste.
La festa di Tutti i Santi si diffuse a Roma nel 609 quando papa Bonifacio IV trasformò il Pantheon, che era dedicato a tutti gli dèi dell’antico Olimpo, in una chiesa cristiana in onore della Madonna e di tutti i Santi.
In seguito, Papa Gregorio III (731-741) fissò per il 1º novembre la data dell’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro con le reliquie dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori.
Successivamente all’epoca di Carlo Magno, la festività fissata per il 1° novembre trovò un più forte impulso. Nell’835 papa Gregorio IV la decretò come festa di precetto ed è rimasta tale fino ad oggi.
Celebrando tutti insieme i Santi nel Cielo si festeggia al tempo stesso la Comunione dei Santi, quella in cui si afferma di credere quando si professa il Credo. È la comunioine d’amore che coinvolge tutti coloro che partecipano della vita divina. L’uomo che prende parte ai doni divini, come i Santi, comunica con coloro che partecipano degli stessi beni.
Coloro che hanno raggiunto la salvezza e possono godere della felicità nel tempo eterno, diventano degli alleati a cui rivolgersi, degli accompagnatori all’imitazione del Signore ai quali possiamo ispirarci.
Con la nostra stessa umanità hanno vissuto l’esistenza umana con le sue sofferenze ed estreme difficoltà, hanno sperimentato tutti i sentimenti che ogni persona si trova a provare, e con la luce della fede e la loro scelta libera hanno seguito la strada di Dio.
La Chiesa, che è pellegrina sulla terra, celebra in questo giorno la comunione con tutte le sue membra che sono nella gloria del Signore, con le quali forma l’unico e totale corpo di Cristo.