Appartenente ad una delle più illustri famiglie italiane, Santa Maddalena di Canossa è la fondatrice delle Figlie della Carità.
Gli agi e il lusso della vita nobiliare non impediscono a Santa Maddalena di Canossa di servire il Signore e i più bisognosi improntando la sua vita all’insegna della carità. Con il nome di Maddalena Gabriella nasce a Verona dai marchesi di Canossa il 1° marzo 1774. La sua infanzia e la sua adolescenza sono turbate da varie sofferenze.
All’età di 5 anni Maddalena e i suoi quattro fratelli perdono il padre e la madre che presto si risposa la lascia in balia di un’istitutrice che la tratta male. In un ambiente familiare senza amore vive anche la prova della malattia che si presenta più volte per una salute cagionevole. A 17 anni decide di consacrare la sua vita a Dio e di entrare nel Carmelo. Contro la volontà dei parenti va prima nel Monastero carmelitano di Trento e poi in provincia di Treviso, ma comprende che quella non è la sua strada.
“Per il fatto di esser nata marchesa, non posso forse aver l’onore di servire Gesù Cristo nei suoi poveri?” diceva Maddalena. Rientrata nel suo palazzo ne diventa l’amministratrice con buoni risultati. Non vuole sposarsi: i piani per la sua vita sono altri. Un sogno le rivela quale sarà la sua missione. Vede sei ragazze in coppie di due che hanno addosso uno scialle e una cuffia neri e ogni coppia svolge un compito: alcune si dedicano all’educazione religiosa, altre alla formazione scolastica e altre ancora all’assistenza in ospedale.
Nel 1801 due ragazze povere e disagiate bussano alla sua porta in cerca di aiuto e allora lei comprende il significato del sogno e inizia quella che sarà la sua missione per tutto il resto della sua vita. Così apre le porte del suo palazzo alle ragazze povere. Le istruisce, fornisce sostentamento e aiuto, mettendo al primo posto l’educazione religiosa.
Ma non solo: fuori dalla sua casa va nei quartieri periferici di Verona e si occupa dei poveri ascoltando il loro grido di aiuto e facendosene carico. Trova le prime compagne che intendono seguirla in quest’opera di servizio e di apostolato. La carità infiamma il suo cuore e da lì trae la forza per compiere tante opere.
Nel 1808 dopo aver attraversato molte incomprensioni e ostacoli che le ponevano i parenti lascia il suo palazzo e si trasferisce in un quartiere povero della città avendo ottenuto da Napoleone l’ex convento delle Agostiniane veronesi. Lì con le compagne inizia la vita comune: comincia la vita della famiglia Canossiana.
Nel 1812 Maddalena scrive le regole di questo ordine nascente e poi viene chiamata a Venezia da due nobili che le propongono di fondare un’altra casa per l’istruzione delle ragazze. Dopo Venezia arriva l’occasione per fondare case anche a Milano, Bergamo, Trento e nel giro di pochi decenni le case della Famiglia Canossiana si moltiplicano e le Figlie della Carità sono presenti in tanti luoghi.
La spiritualità canossiana promuove la formazione integrale della persona catechizzando tutti, specialmente i lontani dalla fede. Particolare attenzione è rivolta ai malati negli ospedali con un’assistenza caritatevole specifica. Non vengono dimenticate però neanche le dame della nobiltà a cui sono rivolti degli Esercizi spirituali annuali con lo scopo di coinvolgerle nell’attività missionaria animandole di carità.
Intorno al 1820 le Figlie della Carità ricevono l’approvazione ecclesiastica in tutte le diocesi in cui sono presenti. Nel 1828 la Regola dell’Istituto viene ufficialmente approvata dal pontefice Leone XII. Maddalena di Canossa collabora con il beato Antonio Rosmini e con il venerabile Antonio Provolo per la fondazione di alcuni istituti maschili e nel 1831 nasce l’Oratorio dei Figli della Carità.
La vita terrena di Santa Maddalena di Canossa si conclude all’età di 61 anni il 10 aprile 1835, un Venerdì Santo, quando muore a Verona accudita dalle Figlie dell’istituto che ha fondato. Morta in “concetto di santità” sarà canonizzata nel 1988. Mentre la sua memoria liturgica è fissata per il 10 aprile, il suo dies natalis, come è consuetudine per la maggior parte dei santi, la Famiglia Canossiana la ricorda l’8 maggio, data d’inizio dell’Istituro Canossiano.
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