Il 10 dicembre si ricorda la Beata Vergina Maria di Loreto, nel giorno della traslazione della Casa di Nazareth giunta in questa terra prodigiosamente per opera degli angeli.
Il 10 dicembre ricorre l’anniversario di un prodigio e si commemora la Beata Vergine Maria di Loreto. All’interno del santuario situato in questa località delle Marche si trova infatti la Santa Casa di Nazareth, quella in cui la Madonna ha vissuto e dove ha ricevuto l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele che le diceva che sarebbe diventata la Madre di Dio.
Si ritiene che il 10 dicembre 1294 questa casetta fu trasportata in volo dagli angeli proprio in quel territorio delle Marche, che ai tempi faceva parte dello Stato Pontificio. Avvenne precisamente durante la notte tra il 9 e il 10 e fu evidentemente uno straordinario prodigio sul quale si è tanto indagato.
Molti studi sono stati compiuti nel corso dei secoli, tante le teorie e le affermazioni da parte della scienza e del mondo ecclesiastico. Ma come avvennero esattamente i fatti? Stando alla tradizione si ha un’attestazione certa risalente al 1296.
In quell’anno frà Paolo della Selva, un eremita, si recò presso le autorità sostenendo di aver avuto una visione nella quale si confermava l’autenticità della Casa di Nazareth e se ne attestava la veridicità dell’episodio della traslazione miracolosa.
Nel 1465 in una cronaca rdatta da Pier Giorgio di Tolomei, detto il Teramano è riportata questa informazione come elemento di certezza. In Palestina furono effettuati degli accertamenti dai quali era risultato che effettivamente la Casa appartenuta alla Madonna non c’era più.
Molte coincidenze, anche relative alla similitudine tra le fondamenta della Santa Casa e di quella che si trova a Loreto tendono a confermarne l’autenticità. Ad promuovere la venerazione di questo luogo furono anche i numerosi miracoli che si verificarono presso di esso.
Di fatto si sviluppò una devozione che si diffuse in modo sempre più ampio. Già nel Trecento la Santa casa di Loreto era diventata meta di pellegrinaggio. Con il passare dei secoli il culto aumentò ancora e nel 1520 papa Leone X affermò che il voto dei pellegrini del Santuario di Loreto era pari a quello di Gerusalemme, eslatando perciò questo luogo.
La Santa Casa di Loreto arrivò ad essere il principale santuario mariano in Italia, e lo è tuttora. Nei secoli immediatamente successivi al prodigio della traslazione il numero di pellegrini che raggiungevano questa piccola località marchigiana era superiore anche a quello di coloro che facevano i grandi pellegrinaggi penitenziali di Roma, Santiago di Compostella, Gerusalemme.
Non solo la gente comune, ma anche personaggi illustri si recavano a Loreto: re e principi, alti prelati, cardinali e papi si recavano a contemplare e venerare la Casa in cui si compì il mistero dell’Incarnazione.
Via via, con il passare del tempo furono apportata molte modifiche al santuario che contiene la Santa Casa. All’inizio portava uno stile goticheggiante, ma poi si trasformò nella basilica a croce latina a tre navate che conosciamo oggi.
La Santa Casa è ricoperta di un rivestimento in marmo interamente decorato con bassorilievi raffiguranti profeti e sibille, ma anche rappresentazioni di episodi della vita della Madonna e di quella di Gesù.
Nel 1921 un incendio colpì il santuario e rovinò la statua in legno della Beata Vergine Maria che fu poì sostituita da una copia. Le pietre della Santa Casa risultano saldate da una malta anch’essa tipica della Palestina, costituita da gesso impastato con polvere di carbone di legna grazie a una tecnica mai usata in Italia, e uniforme in tutti i punti.
San Giovanni Paolo II ha affermato che la Santa Casa di Loreto “è la casa universale di tutti i figli adottivi di Dio. La storia di ogni uomo, in un certo senso, passa attraverso quella casa“.
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