Santo patrono di Romagnano Sesia, è identificato dalla storia e della tradizione come uno dei sette figli di una Santa, e che ha trovato la morte a Roma, insieme proprio a sua madre, durante le persecuzioni contro i cristiani.
Alcuni scavi archeologici hanno confermato la veridicità della storia e del martirio di felicita e di suo figlio Silvano.
10 luglio: Silvano, figlio di una Santa
In questo decimo giorno del mese di luglio, la chiesa venera San Silvano martire. Secondo una “passio” che ci è stata tramandata, Silvano (o Silano) è indicato come uno dei 7 figli di Santa Felicita e, insieme a sua madre sarebbe stato ucciso, come martire, durante la persecuzione dell’imperatore Antonino.
Sono stati molti gli storici che non credevano, inizialmente, a ciò che era scritto in questo documento ritrovato che parlasse di Silvano. Anche lo stesso Papa Damaso, colui che istituì la creazione di una serie di cimiteri e catacombe e ricostruì la storia di molti primi martiri della Chiesa all’inizio senza nome, non aveva fatto accenno né a Silvano né agli altri suoi fratelli.
La sua tomba più volte violata
Alcuni scavi archeologici sulla via Salaria, nella seconda metà del 1900, hanno portato alla luce alcuni frammenti di una lastra funebre sulla quale erano incisi alcuni versi poetici che celebravano uno dei sette figli di Felicita, indicati, tutti insieme come i “sette santi fratelli”.
Silvano, come indicato, è sepolto nel cimitero di Massimo insieme a sua madre, ma la sua tomba è stata più volte violate. Le sue reliquie, come quelle di sua madre, sono state poi recuperate da Papa Innocenzo I e riportate nella loro catacomba originaria. Sarà solo nell’VIII secolo che Papa Leone III portò i corpi di Silvano e Felicita nella chiesa di Santa Susanna, dove ancora oggi riposano nella cripta.
Preghiera a San Silvano
O Dio, Padre buono e misericordioso, ti ringraziamo perchè in ogni tempo
tu rinnovi e vivifichi la tua Chiesa, suscitando nel suo seno i Santi: attraverso
di essi tu fai risplendere la varietà e la ricchezza dei doni del tuo Spirito di amore.
Noi sappiamo che i Santi, deboli e fragili come noi, hanno capito il vero senso della vita, sono vissuti nell’eroismo della fede, della speranza e della carità,
hanno imitato perfettamente il Figlio tuo, ed ora, vicini a Gesù nella gloria, sono nostri modelli e intercessori.
Ti ringraziamo perchè hai voluto che continuasse tra noi e i Santi la comunione
di vita nell’unità dello stesso Corpo mistico di Cristo.
Ti chiediamo, o Signore, la grazia e la forza di poter seguire il cammino
che essi ci hanno tracciato, affinché alla fine della nostra esistenza terrena
possiamo giungere con loro al beatificante possesso della luce e della tua gloria.