San Leone Magno è un grande pontefice e Dottore della Chiesa. Eccelsa figura di pastore, ha segnato profondamente la Chiesa.
Leone I, conosciuto meglio come San Leone Magno, è stato il 45° vescovo di Roma con un pontificato che va dal 440 fino alla sua morte avvenuta il 10 novembre 461.
Era nato in Toscana intorno al 390. Fu prima arcidiacono e consigliere di Celestino I e di Sisto III. Poi, dopo esser stato inviato nelle Gallie dall’imperatore Valentiniano III per una missione di pace, mentre si trovava ancora lì fu nominato Papa per acclamazione.
Era il periodo successivo alla disintegrazione dell’Impero romano d’Occidente e in Oriente c’erano profonde controversie dogmatiche. In questo contesto inizia il suo pontificato, che rimane tra i più significativi ed importanti dell’antichità.
La difesa dell’ortodossia e la ricerca dell’unità della Chiesa
Il suo pontificato si apre con il contrasto a diverse eresie, tra cui quella pelagiana, presente in quell’epoca. Istituì un sinodo in cui i pelagiani avrebbero dovuto ufficialmente rifiutare le loro tesi eretiche e sottoscrivere una professione di fede.
Si trovò a combattere anche contro il manicheismo che a Roma aveva una comunità segreta. Nei suoi sermoni predicava ardentemente per contrastare questa eresia e cercò di convertirli, cacciando dalla Chiesa chi perseverava nella falsa dottrina.
Confutò gli errori dei priscillianisti e cercò di mettere ordine riaffermando il primato della Chiesa di Roma. Gli stava molto a cuore l’unità della Chiesa e si adoperava perché questo obiettivo trovasse attuazione.
San Leone Magno è ricordato come ferreo difensore dell’ortodossia anche dalle dispute cristologiche tra monofisiti e ariani stabilendo le verità di fede. Si dedicò assiduamente all’istruzione del popolo e alla formazione del clero.
Aveva una grande forza morale per cui riusciva ad imporsi anche agli imperatori e ai tiranni. Riuscì a convincere Attila a ritirarsi durante l’invasione dell’Italia nel 451 e successivamente pur non potendo impedire il saccheggio riuscì a limitare i danni dell’invasione dei Vandali ottenendo l’incolumità della popolazione ed evitando l’incendio della capitale.
Per le sue doti intellettuali è Dottore della Chiesa
Il suo pontificato è abbastanza longevo e dura per 21 anni. Era un eccellente scrittore e anche per questo gli fu attribuito il titolo di Dottore della Chiesa nel 1754. Di lui rimangono 173 lettere e 93 sermoni.
Quando morì nel 461 fu sepolto nel vestibolo di San Pietro in Vaticano. Nel 688 ad opera di papa Sergio I il suo corpo fu traslato all’interno della basilica. Sopra fu costruito un altare. Dal 1715 riposa sotto l’altare della cappella della Madonna della Colonna. Anche la Chiesa ortodossa venera San Leone Magno, ma in una data diversa, il 18 febbraio.
Preghiera a San Leone Magno
O glorioso nostro protettore.
eletto a essere strumento di bontà, volgi benigno lo sguardo ai devoti
che implorano la tua santa intercessione.
Ti supplichiamo di avere pietà di noi
e di ottenerci da Dio le grazie
che meglio rispondono al bene spirituale dell’anima nostra.
Tu che hai predicato l’unità e la comune dignità di noi cristiani
concedici che diventiamo “pietre vive” che edificano la Chiesa di Dio.
Amen.