Oggi 11 aprile è Santa Gemma Galgani: giovane grande mistica col dono delle stimmate

Giovane e bella, santa Gemma Galgani è stata una grande mistica: ha vissuto le sofferenze della Passione di Cristo e ha offerto se stessa per la conversione dei peccatori.

Santa Gemma Galgani
Santa Gemma Galgani – lalucedimaria.it

Il Martirologio Romano, ricorda santa Gemma Galgani, la cui memoria liturgica è oggi 11 aprile, con queste parole: “vergine, che insigne nella contemplazione della Passione del Signore e nella paziente sopportazione dei dolori, a veniticinque anni nel Sabato Santo concluse la sua angelica esistenza“.

Ne sottolinea, dunque, la purezza, una verginità, certo, tra le sue principali caratteristiche. Gemma nasce il 12 marzo 1878 a Bogonuovo di Camigliano, in provincia di Lucca. All’età di 7 anni perde la mamma e successivamente il fratello Gino, poi il padre.

La famiglia a quel punto conosce anche la povertà e lei viene accolta a vivere da una zia. Le sofferenze non finiscono, anzi aumentano, perchè viene colpita da varie malattie: l’ osteite alle vertebre lombari e l’otite mastoidea.

Santo di oggi 11 aprile: Santa Gemma Galgani

Per diversi mesi è costretta a rimanere a letto semiparalizzata. È il periodo in cui si dedica alla lettura della biografia di san Gabriele dell’Addolorata a cui la legherà un particolare legame di devozione.

Arriva una guarigione miracolosa dopo una novena a santa Margherita Maria Alacoque. Il suo desiderio è quello di consacrarsi al Signore, ma non le viene consentito. Niente però può impedire che lei viva una vita contemplativa. A 20 anni, la sera dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, Gemma fa voto di verginità. 

La sua adorazione è rivolta in particolare alla Passione del Signore. Contempla Gesù Crocefisso e l’8 giugno 1899, nell’Ottava del Corpus Domini riceve le stimmate che si verificheranno poi periodicamente dalla sera del giovedì al primo pomeriggio del venerdì.

L’offerta del dolore per la conversione dei peccatori

Non è il solo dono mistico di cui è depositaria. Santa Gemma Galgani aveva visioni di Gesù e della Madonna con i quali intratteneva colloqui. Come risulta dal suo Diario che racchiude le sue profonde esperienze spirituali, Gemma si offre vittima per la conversione dei peccatori. Vivrà sul suo corpo le sofferenze della Passione di Gesù.

Sono tante le sofferenze che deve subire. C’è l’incomprensione e la derisione per i suoi fenomeni mistici, un’umiliazione costante che la porta a vivere una vita estremamente riservata uscendo di casa solo per andare a messa.

Ad un certo punto si trasferisce a vivere presso la casa della famiglia Giannini che si offre di ospitarla. Ma quando nel 1902 contrae la tubercolosi si deve allontanare. La morte arriva per lei a soli 25 anni, l’11 aprile 1903, di Sabato Santo, esattamente la sera dopo i Vespri, quando già è il tempo della Resurrezione.

La devozione alla Madonna

Era forte in santa Gemma Galgani la devozione alla Madonna. La manifestava attraverso tridui e novene per le feste più importanti che vedono celebrare la Beata Vergine Maria. Aveva una particolare attenzione alla preghiera mariana nei mesi mariani per eccellenza, maggio e ottobre. La chiama ” la Mamma mia“, “la cara Mamma“, “la Mamma buona“.

È il suo modello di vita e la imita soprattutto nell’umiltà. Era molto forte anche il legame con il Sacro Cuore di Gesù.  Già durante la sua vita questa giovane e bellissima ragazza era circondata dalla fama di santità. A contatto con lei fiorivano le conversioni e ancor di più si sviluppano dopo la sua morte.

Viene beatificata 30 anni dopo da papa Pio XI e poi canonizzata nel 1940 da papa Pio XII, il quale la definiva “stella del suo pontificato”. I luoghi in cui la santa ha vissuto rimangono ancora meta di pellegrinaggio ed è tuttora sempre tanto invocata.

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