Oggi 11 marzo: San Costantino. Il vecchio re che riscatta col sacrificio più alto una vita scellerata

Sacrilego e pluriomicida, dopo aver cinto a lungo una corona di scelleratezza, San Costantino si riscatterà cingendosi della corona del martirio.

Dopo aver versato il sangue dei suoi nemici, verserà il suo per Cristo, in nome del quale evangelizzerà la Scozia.

Santo dell'11 marzo: San Costantino
San Costantino (11 marzo) – photo web source

Un epilogo – quello del martirio di Costantino – che rappresenta l’epilogo di una conversione che lo porterà a aderire sempre più profondamente a Cristo.

Un re dalla vita scellerata

Se dovessimo giudicare una vita solamente dai suoi esordi, ben poco lasciava prevedere che quella di Costantino – dal 537 re di Cornovaglia, da non confondere col più celebre imperatore romano suo omonimo – avrebbe generato quello che è ricordato come primo apostolo e protomartire (ossia il primo martire) di Scozia.

La prima fase della vita di re Costantino infatti è un puro e semplice concentrato di scelleratezze. A cominciare dal ripudio della moglie per avere le mani libere nel darsi all’adulterio. Ma Costantino farà, se possibile, anche di peggio: non avrà remore a trasformarsi in spergiuro, sacrilego e assassino per liberarsi dei suoi nemici. Dopo aver giurato di volersi pacificare coi suoi avversari, si travestirà da abate per entrare nel santuario dove si trovavano i suoi nemici. Una volta qui li ucciderà in maniera spietata ai piedi dell’altare.

La conversione al cristianesimo

A sconvolgere la vita di questo re scellerato sarà l’incontro con San Petroc. Costantino si converte al cristianesimo e alla morte della moglie abdica in favore del figlio Bledric per consacrarsi alla vita religiosa.

Costantino fonderà così chiese e per molti anni farà vita monacale in Irlanda. Si ritira poi a fare eremitaggio vicino a Cardiff, prima di spingersi più a nord. È qui fonda il monastero di Govan, del quale diventa primo abate.

Intraprende l’evangelizzazione dei Pitti, feroce popolazione barbara che popolava la Scozia – che allora portava ancora il nome latino di Caledonia. Una tribù indomita al punto che neanche le legioni di Roma erano riuscite a soggiogarla. Si trattava dunque di una missione non solo difficile, ma estremamente pericolosa.

Grazie all’apostolato di Costantino, questo paese si convertirà al cristianesimo. Primo apostolo di Scozia, il vecchio re diventato missionario ne sarà anche il primo martire. Il 9 maggio 576 i barbari Pitti lo massacrano senza pietà. Le rovine di una vecchia chiesa ancora oggi indicano quello che, con ogni probabilità. fu il luogo del suo martirio.

Sacrilego e pluriomicida, dopo aver cinto a lungo una corona di scelleratezza, San Costantino si riscatterà cingendosi della corona del martirio. Dopo aver versato il sangue dei suoi nemici, verserà il suo per Cristo, in nome del quale evangelizzerà la Scozia. San Costantino (11 marzo) - photo web source Se dovessimo giudicare una vita solamente dai suoi esordi, ben poco lasciava prevedere che quella di Costantino - dal 537 re di Cornovaglia, da non confondere col più celebre imperatore romano - avrebbe generato quello che è ricordato come primo apostolo e protomartire (ossia il primo martire) della Scozia. La prima fase della vita di re Costantino infatti è un puro e semplice concentrato di scelleratezze. A cominciare dal ripudio della moglie per avere le mani libere nel darsi all'adulterio. Ma Costantino farà, se possibile, anche di peggio: non avrà remore a trasformarsi in spergiuro, sacrilego e assassino per liberarsi dei suoi nemici. Dopo aver giurato di volersi pacificare coi suoi avversari, si travestirà da abate per entrare nel santuario dove si trovavano i suoi nemici. Una volta qui li ucciderà in maniera spietata ai piedi dell'altare. A sconvolgere la vita di questo re scellerato sarà l'incontro con San Petroc. Costantino si converte al cristianesimo e alla morte della moglie abdica in favore del figlio Bledric per consacrarsi alla vita religiosa. Costantino fonderà così chiese e per molti anni farà vita monacale in Irlanda. Si ritira poi a fare eremitaggio vicino a Cardiff, prima di spingersi più a nord. È qui fonda il monastero di monastero di Govan, del quale diventa primo abate. Intraprende l'evangelizzazione dei Pitti, feroce popolazione barbara che popolava la Scozia - che allora portava ancora il nome latino di Caledonia. Una tribù indomita al punto che neanche le legioni di Roma erano riuscite a soggiogarla. Si trattava dunque di una missione non solo difficile, ma estremamente pericolosa. Grazie all'apostolato di Costantino, questo paese si convertirà al cristianesimo. Primo apostolo di Scozia, il vecchio re diventato missionario ne sarà anche il primo martire. Il 9 maggio 576 i barbari Pitti lo massacrano senza pietà. Le rovine di una vecchia chiesa ancora oggi indicano quello che, con ogni probabilità. fu il luogo del suo martirio. Preghiera a San Costantino O Dio onnipotente ed eterno che al tuo santo martire Costantino hai dato la forza di sostenere fino all'ultimo la pacifica battaglia della fede, concedi anche a noi di affrontare, per tuo amore, ogni avversità, e di camminare con entusiasmo incontro a Te, che sei la vera vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.
San Costantino (11 marzo) – photo web source

Preghiera a San Costantino

O Dio onnipotente ed eterno che al tuo santo martire Costantino hai dato la forza di sostenere fino all’ultimo la pacifica battaglia della fede, concedi anche a noi di affrontare, per tuo amore, ogni avversità, e di camminare con entusiasmo incontro a Te, che sei la vera vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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