Missionaria francesce del XVII secolo, è la fondatrice della Congregazione delle Suore di Notre-Dame: con un gesto di amore salva una giovane donna.
Sesta di dodici figli, Margherita Bourgeoys nasce a Troyes in Francia il 17 aprile 1620 da una famiglia di artigiani. Il padre faceva il candelaio, e lei riceve l’educazione scolastica primaria. La vocazione alla vita religiosa arriva ben presto: fin dalla prima adolescenza desidera consacrarsi al Signore.
Non solo: ha anche la capacità e avverte la missione di proporre educare e evangelizzare gli altri. Alcuni tentativi di entrare in monastero non vanno a buon fine perché viene rifiutata sia dalle carmelitane che dalle clarisse. L’ abbé Gendret, che la seguiva spiritualmente le dice che questi erano segni che la sua vita sarebbe stata di consacrazione a Dio ma non claustrale.
A 20 anni entra parte della Congregazione delle Suore di Nostra Signora, fondata da San Pietro Fourier dove emette i voti di povertà e castità. Parte per il Canada e arriva in Quebec dove rimane per quattro anni svolgendo varie mansioni come bambinaia, e inserviente negli ospedali.
Una vita in missione
Pian piano inizia a mettere a frutto la sua vocazione missionaria e da una stalla ricava una scuola per bambini bisognosi. Tornata in Francia riesce a radunare altre ragazze che possano affiancarla nei progetti caritativi che vuole compiere. Riparte un anno dopo con tre donne e prosegue ad ampliare la scuola.
Apre anche un asilo per i bambini indiani che si trovavano lì e fonda una confraternita mariana. Nei suoi soggiorni di ritorno in Francia recluta altre giovani e poi riceve il riconoscimento da parte del vescovo del Quebec, monsignor De Laval, per la Congregazione di Nostra Signora. All’epoca le congregazioni religiose non claustrali non erano ben viste e c’era una certa opposizione ad esse.
Il monsignore voleva che la congregazione si fondesse con quella delle orsoline, ma Margherita riesce a mantenerla indipendente. Prosegue nelle sue attività e nel 1673 apre il primo collegio e tre anni dopo anche la prima scuola missionaria per gli indiani.
Fa aprire innumerevoli scuole
A Margherita si affiancavano sempre più ragazze e nel 1679 vengono aperte delle scuole per i bambini francesi all’esterno del forte di Ville-Marie, sull’isola di Quebec. Il vescovo successore di De Laval mitiga l’opposizione ai progetti di Margherita che diventa la prima maestra di Montreal e riesce a realizzare l’apertura di oltre duecento scuole.
Le sue opere andavano sempre più verso un consolidamento grazie alle donazioni terriere che arrivavano da parte di benefattori. Nel 1670, di ritorno in Francia si reca anche dal re re Luigi XIV dal quale riesce ad essere ricevuta e ottiene ciò che chiede.
Come lei stessa scrive nelle sue Memorie, la sua principale preoccupazione era quella di fornire una buona formazione religiosa : “Ci è sempre sembrato che un certo spirito di umiltà, di semplicità, di docilità, d’ubbidienza, di povertà, di distacco da tutte le cose e d’abbandono nella divina Provvidenza dovesse essere il vero spirito della Congregazione“.
Vuole che questi siano i sentimenti che ispirano le opere caritative, che altrimenti si ridurrebbero ad attività filantropiche. Ma la fede in Cristo è alla base del suo agire. La congregazione si diffonde presto anche in altre località ed iniziano a fiorire vocazioni anche in Canada. Lei mette a punto le regole definitive e poi per la mancanza di forze dovuta all’avanzare dell’età si dimette dalla carica di superiora generale tornando ad essere una semplice suora.
Trascorre così quasi gli ultimi dieci anni della sua vita e quando arriva al termine, gravata da problemi di salute, prega che il Signore prenda lei al posto di una giovane maestra che era gravemente malata. Avviene così: la giovane maestra si riprende e lei lascia questa terra il 12 gennaio 1700. Sarà beatificata solo diversi secoli dopo, nel 1950 e poi canonizzata nel 1982.