Formatore della gioventù, missionario, confessore, uomo dalla profonda spiritualità: tutto questo e altro è stato San Gaspare Luigi Bertoni.
Considerato un antesignano dell’Azione Cattolica, è stato il fondatore della Congregazione delle Stimmate.
Gaspare Luigi Bertoni nasce a Verona il 9 ottobre 1777 in una famiglia benestante. Figlio di un notaio, in gioventù patisce molto a causa di diverse esperienze drammatiche, inclusa la morte della sua unica sorella.
Studia alla scuola pubblica, dove tra gli insegnanti ha anche dei gesuiti che continuano nell’insegnamento malgrado la soppressione della Compagnia di Gesù. Gaspare matura la vocazione al sacerdozio e quando è al primo anno come seminarista, nel 1796, l’Italia si vede invadere dalle truppe francese.
Per vent’anni la popolazione di Verona soffrirà sotto il tallone della dominazione straniera. Nel frattempo Gaspare si unisce alla Fraternità del Vangelo per gli ospedali, curandosi dei malati e di feriti sotto la guida di padre Pietro Leonardi.
Ha ventitré anni nel 1800 quando viene ordinato sacerdote. Per i successivi dodici anni lavora in parrocchia, in mezzo a difficoltà di ogni genere a causa delle severe limitazioni alle opere religiose da parte degli occupanti francesi. Perfino Papa Pio VII per un certo periodo rimarrà prigioniero in Vaticano. Gaspare solleciterà sacerdoti e parrocchiani affinché manifestassero il loro supporto al Papa.
In questo periodo di forte prova Gaspare sviluppa una profonda spiritualità e una speciale devozione per le stimmate – o le cinque piaghe di Cristo – diventando confessore speciale di molti religiosi all’opera per il rinnovamento della Chiesa di Cristo. Quando gli eserciti di Napoleone vengono sconfitti, nel 1816, fonda un gruppo un gruppo religioso in una casa adiacente alla chiesa (allora abbandonata) delle Stimmate di San Francesco.
Dotato di un talento speciale per la predicazione, dà il via a una serie di missioni parrocchiali alle quali la gente accorre in massa finché i nuovi occupanti austriaci, diffidenti verso gli assembramenti, proibiscono le missioni. Così Gaspare indirizza gli sforzi verso il campo educativo e dell’istruzione, aprendo un liceo gratuito per i figli del popolo e la promozione delle vocazioni alla vita religiosa.
Nel 1812 si ammala di febbre militare, forse febbre gialla, e dopo un iniziale miglioramento le sue condizioni finiscono per degenerare in maniera irreversibile. Rimarrà così, confinato a letto per molti anni, poco dopo aver fondato gli “stimmatini”, come verranno chiamati i suoi seguaci. Negli anni che precedono la morte, avvenuta domenica 12 giugno 1853, soffrirà molto. Alla fine saranno trecento le operazioni subite alla gamba destra.
Nel 1890 la Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo riceve il riconoscimento ufficiale col decreto pontificio di approvazione. L’opera si svilupperà largamente oltre i confini della città scaligera, portando centinaia di sacerdoti in 68 case in Europa, Nord e Sud America, Africa, Filippine e Tailandia.
Sarà beatificato nel 1975 da Paolo VI, la canonizzazione arriverà per mano di papa Giovanni Paolo II nel 1989.
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