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Oggi 12 marzo: San Luigi Orione. Si spende fino all’ultimo per giovani e orfani

Don Orione fu un formidabile “moltiplicatore” di opere di carità per i giovani, gli orfani, i poveri e gli ammalati.

Fonderà anche Congregazioni come la Piccola opera della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità. Si prodigherà durante il terribile terremoto che distruggerà Reggio Calabria e Messina nel 1908.

San Luigi Orione (12 marzo) – photo web source

Luigi Giovanni Orione nasce il 23 giugno 1872 a Pontecurone nella diocesi di Tortona (provincia di Alessandria). Dopo aver lavorato nei campi durante la fanciullezza, a 13 anni fa il suo ingresso nei frati minori di Voghera. Una grave polmonite lo costringerà però a fare ritorno a casa.

Si ristabilisce e successivamente aiuta il padre nella selciatura delle strade. Mette così nel suo bagaglio di vita un’esperienza che più avanti gli permetterà di immedesimarsi nelle sofferenze e nella mentalità degli operai. Più tardi, nel 1886, entra nell’oratorio di Torino diretto da Don Bosco. Qui rimane per tre anni: il “marchio” del santo torinese – ovvero l’esperienza fatta e l’insegnamento ricevuto – lascerà un segno indelebile nel suo cuore, orientando le sue future attività coi giovani.

L’entrata in seminario e la nascita del primo oratorio

Nel 1889 abbandona inaspettatamente i salesiani per entrare nel seminario di Tortona. Qui studia filosofia per due anni e alla fine del corso prosegue gli studi teologici. In questo periodo alloggia in una stanzina proprio sopra il duomo, dove presta servizio per le Messe. Ha così la possibilità di avvicinare i giovani, ai quali fa lezioni di catechismo. Ma la piccola stanza dove vive non è sufficiente per questo compito, così il vescovo gli permette di usare il giardino del vescovado per portare avanti la sua iniziativa.

È il 3 luglio 1892 quando Luigi Orione inaugura il primo oratorio intitolato a San Luigi. L’anno dopo apre un collegio detto di San Bernardino, che viene subito frequentato da un centinaio di ragazzi. Poco meno di tre anni dopo (il 13 aprile 1895) diventa sacerdote. Può celebrare così la prima Messa circondato dai suoi ragazzi (che intanto si sono trasferiti nell’ex convento di Santa Chiara).

Nella sua avventura coi giovani cominciano a seguirlo altri sacerdoti e chierici: è il primo embrione della futura congregazione della ‘Piccola Opera della Divina Provvidenza’. Don Orione fa mostra di un instancabile attivismo. Sono numerose le sue attività: fa visita ai poveri e agli ammalati, lotta contro la Massoneria, diffonde la buona stampa, predica con frequenza. E naturalmente si prende cura dei ragazzi.

L’opera caritatevole di don Orione durante il terremoto di Reggio Calabria e Messina

Nel 1908, in occasione del tremendo terremoto che devasta Reggio Calabria e Messina, don Orione si precipita per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Si prodiga per ospitare nelle sue Case i tanti orfani, diventando il punto di riferimento degli aiuti sia civili che pontifici. Pio X lo incarica, per tre anni, di fare il vicario generale della diocesi di Messina. Il sacerdote replicherà la sua opera caritativa, accogliendo altri orfani, durante un altro terremoto: quello che nel 1915 mette in ginocchio la Marsica.

Per curare le sue tante attività, questo sacerdote instancabile che girava tutta l’Italia per raccogliere vocazioni e aiuti materiali per le sue opere fonda la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza e le Piccole Missionarie della Carità. Ma don Orione non trascurava per nulla l’aspetto spirituale e contemplativo, cuore di tutta la sua opera. Fonda così anche  gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine.

Un santo missionario in perpetuo movimento

Il sacerdote alessandrino ha anche uno spirito missionario: manda i suoi figli e le sue figlie in America Latina e in Palestina fin dal 1914. E per due volte (nel 1921 e nel 1934) si reca di persona a Buenos Aires, dove resta per tre anni. Anche qui organizza scuole, colonie agricole, parrocchie, orfanotrofi, case di carità (dette “Piccolo Cottolengo”).

Una vita sempre in movimento quella di don Orione, che conduce un’esistenza poverissima, fatta di tante penitenze malgrado la salute malferma. Organizza anche missioni popolari, presepi viventi, pellegrinaggi e processioni. Il suo scopo non era altro che quello di permeare della fede ogni fase dell’esistenza umana.

Trascorre gli ultimi tre anni di vita a Tortona. Muore a Sanremo, nella villa di S. Clotilde, dove medici e confratelli lo avevano convinto a passare qualche giorno per riposarsi. È il 12 marzo 1940.

Giovanni Paolo II ha prima beatificato (il 26 ottobre 1980) e poi canonizzato (il 16 maggio 2004) il fondatore della ‘Piccola Opera della Divina Provvidenza’.

San Luigi Orione (12 marzo) – photo web source

Preghiera a San Luigi Orione

O Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Ti adoriamo e Ti ringraziamo dell’immensa carità che hai diffuso nel cuore di san Luigi Orione e di averci dato in lui l’apostolo della carità, il padre dei poveri, il benefattore dell’umanità dolorante e abbandonata. Concedici di imitare l’amore ardente e generoso che san Luigi Orione ha portato a Te, alla cara Madonna, alla Chiesa, al Papa, a tutti gli afflitti. Per i suoi meriti e la sua intercessione, concedici la grazia che ti domandiamo per sperimentare la tua divina Provvidenza. Amen.

Emiliano Fumaneri

Scritto da
Emiliano Fumaneri

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