Giovane seminarista, proclamato poi Beato, martirizzato durante la Seconda Guerra mondiale, dai partigiani. Viene accusato ingiustamente di essere una spia e, dopo giorni di sevizie, è ucciso con un colpo di pistola. Il suo corpo è stato ritrovato dal papà.
La sua causa di beatificazione lo ha anche identificato come giovane martire morto “in odio alla fede”.
13 aprile: Rolando, vittima innocente
In questo tredicesimo giorno del mese di aprile, la chiesa venera il Beato Rolando Rivi. Nato a San Valentino, frazione di Castellarano, entra nel seminario di Marola nell’autunno del 1942 ma nel 1944, in seguito all’occupazione tedesca del paese, è costretto a ritornare a casa. Non smette però di sentirsi seminarista né di indossare l’abito talare, nonostante il parere contrario dei genitori, preoccupati per i gesti di odio antireligioso diffusi nella zona.
Il 10 aprile 1945, durante le ultime fasi della guerra di liberazione, viene rapito da un gruppo di partigiani comunisti, che costringono il ragazzo quattordicenne a seguirli nella boscaglia. Ai genitori viene lasciato un bigliettino con scritto: “Non cercatelo. Viene un attimo con noi partigiani“.
Accusandolo di fare la spia per i fascisti, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccidono a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano.
La falsa accusa e l’uccisione
Seguendo le indicazioni di alcuni partigiani, comprese quelle dello stesso assassino, la sera del 14 aprile Roberto Rivi e don Alberto Camellini, curato di San Valentino, ne ritrovano la salma che presenta il volto coperto di lividi, il corpo martoriato e le due ferite mortali, una alla tempia sinistra e l’altra all’altezza del cuore. L’indomani lo trasportano a Monchio, dove riceve le esequie e la sepoltura cristiane.
Dopo la Liberazione, il 29 maggio 1945 la salma è stata traslata e tumulata nel cimitero di San Valentino, con l’omaggio di tutti i parrocchiani.
Il 7 gennaio 2006 è stata aperta dall’arcidiocesi di Modena la sua causa di canonizzazione. Nel maggio 2012, la competente commissione vaticana dei teologi “censori” ha approvato la validità del suo martirio in odium fidei.
Martire in odio alla fede
Il 28 marzo 2013 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto che ne riconosce il martirio. Il 5 ottobre 2013 si è celebrata la cerimonia di beatificazione davanti a migliaia di persone riunite nel Palazzetto dello Sport di Modena.
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Preghiera al beato Rolando Rivi
O Dio, Padre misericordioso,
che scegli i piccoli per confondere i potenti del mondo,
Ti ringrazio per averci donato, nel seminarista Rolando Rivi,
una testimonianza di amore totale al Tuo Figlio Gesù e alla sua Chiesa,
fino al sacrificio della vita.
Illuminato da questo esempio e per intercessione di Rolando,
Ti chiedo di darmi la forza di essere sempre
segno vivo del Tuo amore nel mondo
e Ti supplico di volermi concedere la grazia ………
che ardentemente desidero.
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