Le sante Fosca e Maura sono due cristiane del III secolo martiri sotto la persecuzione dell’imperatore Decio. Legate da un vincolo di amicizia affrontarono insieme la stessa sorte.
![Sante Fosca e Maura](https://www.lalucedimaria.it/wp-content/uploads/2025/02/sante-fosca-maura-lalucedimaria.it-20250213.jpg)
Le fonti agiografiche riferiscono i particolari del martirio delle Sante Fosca e Maura, che si ricordano oggi 13 febbraio. Martiri del III secolo, vissero nel periodo in cui l’imperatore Decio aveva messo in atto la devastante persecuzione dei cristiani.
Secondo la Passio più accreditata, risulta che le due sante furono torturate e uccise con un colpo di spada. Fosca faceva parte di una nobile famiglia pagana di Ravenna. Maura era la sua nutrice. Quando intorno ai 15 anni Fosca venne a contatto con il cristianesimo fu toccata dalla fede.
La sua nutrice Maura la seguì in questo cammino di conversione ed entrambe divennero cristiane. Le due donne si recarono insieme da un sacerdote di nome Ermolao, che insegnò loro le principali verità di fede e si fecero battezzare.
Santo di oggi 13 febbraio: Sante Fosca e Maura
Secondo alcune versioni agiografiche fu santa Maura a convertirsi per prima e ad istruire alla fede la giovane Fosca. Come la nutrì con il suo latte fu lei a darle il nutrimento più importante, non quello del corpo, ma quello dell’anima, la trasmissione della fede.
Non sono molte le notizie su queste due martiri, le poche informazioni che giungono fino a noi sono talvolta incerte e lacunose. Solo alcuni elementi risultano certi e se ne attesta la veridicità.
Le due sante si trovarono a dover affrontare innanzitutto l’ostilità del padre di Fosca che cercò in tutti i modi di costringere la figlia ad abiurare. Ma i tentativo paterni non servirono a nulla. Successivamente le due furono denunciate al prefetto Quinziano e vennero arrestate dai soldati romani.
Si narra che quando i soldati andarono a prenderli furono inizialmente distolti da un angelo che apparve davanti a loro in atto di protezione delle due donne.
Fosca e Maura si consegnarono alle autorità imperiali e furono condannate a morte. Il prefetto era lo stesso che aveva condannato anche altri famosi martiri cristiani come sant’Agata.
Dopo esser state sottoposte a numerose torture, come si usava fare con i prigionieri, Fosca e Maura furono uccise, si dice, entrambe con un sol colpo di spada.
Il ritorvamento dei corpi e il culto
Non si sa effettivamente cosa accadde ai loro corpi nell’immediatezza della morte e quindi dove siano state seppellite in un primo momento. I loro corpi furono ritrovati nell’XI secolo in Libia presso Sabrata. Secondo la tradizione le loro spoglie furono trafugate e da alcuni marinai e portate sulle coste libiche.
Ritrovati da un cristiano, i loro resti furono trasferiti sull’isola veneziana di Torcello dove esisteva già fin dal IX secolo una chiesa dedicata a santa Fosca, a testimonianza di un culto già presente, che quindi aveva preso vita probabilmente già dai primi tempi dopo il martirio.
Ma le reliquie di queste martiri non rimasero per sempre lì: attualmente infatti si sa che le spoglie di santa Maura sono conservate presso la chiesa di santa Maria di Lourdes a Milano. Santa Maura è considerata la protettrice delle nutrici e presa a modello nei secoli in cui esisteva questo ruolo all’interno delle famiglie.
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