Considerato il patrono degli innamorati, san Valentino è stato testimone dell’amore celebrato nel sacramento del matrimonio, affrontando per questo il martirio.
![San Valentino](https://www.lalucedimaria.it/wp-content/uploads/2025/02/san-valentino-lalucedimaria.it-20250214.jpg)
Il 14 febbraio, in tante parti del mondo, come da noi in Italia, si festeggia la festa degli innamorati e san Valentino è il santo, di cui ricorre la memoria liturgica, ne è considerato il patrono. Il motivo ha origine nell’episodio che ha condotto il santo al martirio.
Come ricorda il Martirologio Romano, San Valentino fu ucciso sulla via Flaminia, a Roma, presso il ponte Milvio. Le notizie sulla sua vita si ricavano dalla fonte più antica che è un documento ufficiale della Chiesa risalente al V- VI secolo in cui si fa riferimento all’anno della sua morte.
In un altro documento dell’VIII secolo emergono i particolari del suo martirio, dalla tortura al modo in cui fu ucciso, cioè mediante decapitazione, fino alle indicazioni sul luogo della sua sepoltura.
Santo di oggi 14 febbraio: San Valentino
In altri documenti del VI secolo risulta che san Valentino era di Terni e in quella città fu vescovo a partire dall’anno 197. Era noto per la santità con cui viveva già durante la sua vita, manifestando grandi doti di carità e di umiltà.
Evangelizzatore tenace ed efficace si diceva che per sua intercessione avvenivano miracoli. Ad esempio, un oratore greco e latino di nome Cratone, lo invitò a Roma conla richiesta che pregasse su suo figlio malato per farlo guarire.
Risulta che in effetti il giovane guarì e di seguito tutta la famiglia si convertì al cristianesimo. Non solo, ma anche altri intellettuali greci, e studiosi di lettere latine così come il figlio del prefetto della città, dopo questo miracolo diventarono cristiani.
Sembra che abbia esercitato il ministero dell’episcopato per un periodo piuttosto lungo, forse sessant’anni, essendo diventato vescovo all’età di 20 anni, fino alla sua morte che si attesta nel 273. Anche se alcune fonti fissano la data del suo martirio nella metà del IV secolo.
Testimone dell’amore
Si racconta che il vesvovo Valentino si adoperava molto per riportare la pace nelle famiglie e tra le coppie in crisi. C’è un episodio molto celebre a questo riguardo, e ha contribuito a far crescere la fama del santo come protettore degli innamorati.
Due fidanzati un giorno stavano litigando per strada. San Valentino li vide e per far fare loro pace mise nelle loro mani una rosa raccomandandogli di non pungersi. Poi pregò per loro. Non solo i due smisero subito di litigare, ma dopo non molto tempo andarono da lui per annunciargli che volevano sposarsi.
Ma la storia che lo immortala come il protettore delle coppie che si amano è un’altra, dai contorni ben più drammatici. Un legionario pagano si era innamorato di una giovane cristiana. Il matrimonio era contrastato dalla famiglia di lei e i due chiesero l’intervento del vesvovo. San Valentino allora battezzò il legionario e celebrò il matrimonio.
La celebrazione del matrimonio e il martirio
Ancora un’altra storia lo vede testimone dell’amore matrimoniale. Quella coppia sarebbe stata composta da Serapia, e Sabino, il legionario. Lei era malata e subito dopo il matrimonio morì. Il marito poco dopo morì di crepacuore per il dolore.
Essendo il periodo della persecuzione ai cristiani dell’imperatore Aureliano san Valentino fu arrestato per aver celebrato il matrimonio, che era anziano, forse di 97 anni. Sottoposto a tortura si rifiutò di abiurare e venne condannato a morte. Ci fu, quindi, la decapitazione sulla via Flaminia in piena notte.
I discepoli Proculo, Efebo e Apollonio si occuparono di seppellire il corpo del santo e, scoperti, vennero anch’essi torturati e decapitati.
Secoli dopo in Francia e in Inghilterra si diffuse il culto a San Valentino ad opera dei benedettini. Fin dall’VIII secolo a loro fu affidata la basilica di San Valentino a Terni.
Tra XVI e XVII secolo si iniziò la ricerca delle reliquie del santo e il suo corpo fu rinvenuto in una cassa di piombo contenuta entro un’urna. A conferma della decapitazione la testa risultava separata dal resto del corpo. Nel 1979 una parte del cranio è stata trafugata dalla tomba.
La polizia scientifica ha riscostruito in laboratorio il volto del santo. Il patronat di san Valentino sui fidanzati si fonda su un antico scritto dell’inglese Geoffrey Chaucer, il quale racconta che nel giorno di san Valentino gli uccellini iniziassero le loro danze d’amore. Al santo sono dedicati anche cibi e viene festeggiato ovunque, anche se nel corso del tempo la festa è stata quasi completamente slegata dalla sua figura mantenendo solo il nome.
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